Paul Alexander ha passato gran parte della sua vita attaccato a un polmone d’acciaio, prima di morire. Quali sono i film dedicati a questa incredibile invenzione?
La morte di Paul Alexander sta ovviamente riportando in auge la sua incredibile storia vera. Rimasto colpito dall’epidemia di poliomielite che colpì gli Stati Uniti all’inizio degli anni Cinquanta, quando era solo un bambino, riuscì a sopravvivere ma rimase paralizzato. Alexander non poteva muovere altro che non fossero la testa, il collo e la bocca. Sopravvisse grazie all’aiuto di un polmone d’acciaio, a cui in realtà rimase vincolato in maniera più o meno stretta per tutto il resto della sua vita. Ma questa sua complicata situazione non gli impedì di studiare e di laurearsi infine e diventare avvocato. L’Utilizzo del polmone d’acciaio gli ha permesso di avere una vita il più possibile normale. Una grande invenzione, elaborata a partire dalla fine degli anni Venti del Novecento negli Stati Uniti e in Australia, e divenuta fondamentale per curare i casi più gravi di poliomielite. Fu proprio in seguito all’epidemia di cui fu vittima Paul Alexander che venne infine trovato un vaccino, rendendo sempre meno diffuso il ricorso al polmone d’acciaio. Purtroppo non sono mai stati girati film sull’invenzione di questo straordinario macchinario, e nemmeno sulla vita unica di Paul Alexander. Esistono però altre pellicole che, negli anni, ha parlato di pazienti che sono sopravvissuti grazie alla macchina ideata nel 1928 da Philip Drinker. Il più noto è Il vizio di vivere, film per la televisione del 1988 diretto da Dino Risi (Il sorpasso) e con protagonista l’attrice e modella statunitense Carol Alt. Il film è liberamente ispirato alla vicenda di Beatrice Benzi, rimasta attaccata per tutta la vita al polmone artificiale fin da quando aveva 14 anni, per gli stessi motivi di Paul Alexander. Un’altra pellicola sul tema, ma più recente, è The Sessions – Gli incontri, diretto da Ben Lewin nel 2012, con John Hawkes protagonista. Racconta la vera storia del poeta e giornalista Mark O’Brien, che dopo aver vissuto quasi tutta la vita attaccato al macchinario decide che è giunto il momento di perdere la verginità.
Paul Alexander libro
La vita di Paul Alexander non è mai diventata un film, almeno fino a questo momento, ma mai dire mai. Anche perché il materiale di partenza, a livello letterario, esiste già. Alexander stesso ha scritto un libro sulla propria vita col polmone artificiale, intitolato Three Minutes for a Dog e pubblicato nel 2020. Ci mise 8 anni per scriverlo, utilizzando un bastoncino o una penna per battere sulla tastiera, o dettandolo a un amico che scriveva. Il libro ha avuto un buon successo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma non è mai uscito in Italia.