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In passato la figlia di Paolo Villaggio, Elisabetta, aveva parlato nel suo libro su Fantozzi dell’amicizia tra Paolo Villaggio e Fabrizio De André. Lo stesso attore genovese speso qualche piccolo dettaglio sul forte sentimento che lo legava al suo storico compagno di avventure e di poesie. Oggi grazie anche ad un lavoro di memoria fatto dagli stessi figli del comico per la fiction di Rai Com’è Umano Lui, si è riusciti a raccogliere dettagli finora rimasti segreti. I genitori di Fabrizio De André e quelli di Paolo Villaggio erano grandi amici e facevano parte dello stesso giro della Genova bene degli anni Cinquanta. Decisero di iniziare a fare le vacanze invernali assieme e così un anno scelsero come meta Cortina per una bella settimana bianca in montagna all’insegna di relax e di sport. Era la prima volta per il cantautore e per il futuro Fantozzi. Si riconoscono al primo sguardo, ribelli e con l’animo pieno di quella sensibilità che in ambiti diversi hanno trasformato in arte. Non si sono mai persi di vista pur frequentando scuole diverse, Paolo Villaggio ha frequentato il liceo D. Oria, mentre De Andrè il Colombo per poi ritrovarsi insieme alla facoltà di Giurisprudenza all’Università che poi mollarono dopo pochi esami. L’uomo che ha incosapevolmente consolidato l’amicizia tra Paolo Villaggio e Fabrizio De Andrè fu il famoso mecenate Piero Repetto chiamato da loro “seggiola” perché era sulla sedia a rotelle a causa di un incidente (la fonte del docufilm lo chiama “polio” e dice che è invalido per una malattia). Quelle giornate trascorse con sveglia alle 14, uscite e feste a causa dell’amico Repetto furono in realtà foriere di una maturità professionale che sia Fabrizio De Andrè e Paolo Villaggio hanno acquisito solo dopo questo periodo di divertimento. Li chiamavano fannulloni affermò Elisabetta Villaggio ma in realtà volevano solo fare gli artisti. Erano gli anni di Bocca di Rosa e Dolcenera e quelli degli appunti per il primo tragico Fantozzi.

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Faber è nato grazie a Paolo Villaggio

In pochi sanno che a dare il soprannome Faber a Fabrizio De André fu proprio Paolo Villaggio e che il loro cerchio di amicizie si allargò fino ad altri grandi nomi della musica e della recitazione del tempo. Tra questi ci sono stati Luigi Tenco, Gino Paoli. Uno dei loro bar preferiti è stato il Bar Igea di Via Cecchi. C’è un’altra verità meno piacevole tra il cantautore genovese e quello che tutti ricordano come Fantozzi e cioè che quando si scoprì la malattia di De André. I rapporti diventarono sporadici perché entrambi volevano ricordarsi come erano prima del tumore ai polmoni che fu la causa della morte nel 1999 del poeta di Genova. Lo stesso Paolo Villaggio ha raccontato, dopo essere stato al funerale dell’amico, che una volta raggiunto nell’aldilà gli avrebbe detto di essere stato un po’ invidioso di tutta quella partecipazione che non si aspettava, invece come è stato, alle sue esequie che sono avvenute molto tempo dopo rispetto al suo caro amico.