Skip to main content

È questa la storia o meglio la trama di Gangs of Galicia, la nuova serie spagnola disponibile su Netflix, di genere thriller poliziesco, interpretata da Clara Lago e Tamar Novas: una giovane avvocata si stabilisce nella città di Cambados, una località costiera vicino a Pontevedra, in Galizia, e attira subito attenzioni indesiderate, tra cui quella di Daniel, il figlio di un noto trafficante di stupefacenti. Da qui, le vite di entrambi cambieranno radicalmente. Il titolo originale è Clanes (cioè, il plurale di “clan”), ma quello internazionale fa esplicitamente riferimento a un classico del cinema come Gangs of New York di Martin Scorsese, e come quest’ultimo è tratto da fatti realmente accaduti. La storia vera di Gangs of Galicia si rifà infatti alle vicende nella realtà, molto conosciute in Spagna, della cosiddetta mafia galiziana, molto attiva nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti, grazie alla particolare posizione della regione, unico sbocco diretto sull’Atlantico del territorio continentale spagnolo. A partire dagli anni Settanta, le organizzazioni malavitose galiziane hanno iniziato a diventare sempre più grandi e potenti, partendo dal contrabbando di sigarette per arrivare al traffico di cocaina dalla Colombia. Solo a partire dagli anni Novanta le autorità spagnole hanno iniziato seriamente a contrastare i veri clan di Gang of Galicia, arrivando nel 2004 alla sentenza definitiva sul processo Necora, che ha portato alla condanna di numerosi boss della mafia galiziana. La serie Netflix con Clara Lago non è la prima che tratta questo tema: su Amazon Prime Video si trova infatti anche Fariña, serie del 2018 prodotta originariamente dalla rete spagnola Antena 3. Come spesso accade per le fiction sulla criminalità organizzata e lo spaccio, Gangs of Galicia è ispirata in parte a una storia vera, anche se si prende molte libertà narrative. Il nucleo principale di Gangs of Galicia è l’arresto, avvenuto nel 2018, del potente gangster Manuel Charlin Gama, a capo di uno dei più potenti cartelli della mafia locale, che operava tra la Spagna e il Portogallo. Nella serie di Netflix, il personaggio è stato rinominato José Padin, ed è interpretato da Miguel de Lira. Daniel, suo figlio (l’attore Tamar Nova), è invece ispirato alla figura di Melchor, il figlio di Charlin, arrestato con lui nel 2018. Nella realtà nel 1994, uno dei luogotenenti di Charlin, Manuel Baulo, decise di diventare un collaboratore di giustizia, e per questo il boss lo fece assassinare a Cambados da dei sicari colombiani. Le prove fornite da Baulo, però, bastarono a far condannare il gangster galiziano per narcotraffico. Charlin passò 15 anni in prigione, uscendo nel 2010 e riprendendo in mano gli affari di famiglia, nel frattempo passati sotto la gestione della sua primogenita, Josefa Charlín Pomares, e del secondo figlio Manuel. Rispetto a Gangs of Galicia, il vero Charlin aveva numerosi figli e nipoti, tutti coinvolti nell’organizzazione criminale che hanno preferito censurare. Differentemente rispetto alla serie di Netflix con Tamar Nova, la moglie del boss spagnolo non è morta di malattia, ma è stata infine arrestata nel 2018 assieme a tutti i membri di spicco della sua famiglia.

Gangs of Galicia il vero finale

Charlin e suo fratello José Luis erano piccoli contrabbandieri di di tabacco a metà degli anni Settanta. Vennero arrestati, e in carcere strinsero contatti con alcuni colombiani legati ai cartelli della droga, iniziando a interessarsi di questo commercio, in cui si tuffarono una volta liberati. Negli anni Ottanta, mentre gli Stati Uniti conducevano la loro guerra contro i cartelli colombiani, questi ultimi si espansero in Europa sfruttando la malavita galiziana come porta d’ingresso per il continente. Rispetto a Gang of Galicia la vera storia ha un finale tragico: Charlin muore il 31 dicembre 2021, all’età di 89 anni.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.