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È un grande classico del cinema e uno dei film più amati di tutti i tempi, oltre che una vera e propria perla della carriera cinematografica di Robert Redford, qui nella tripla veste di attore, regista e produttore. Stiamo parlando di L’uomo che sussurrava ai cavalli, film del 1998 in cui Redford recita accanto a Kristin Scott Thomas, Sam Neill e a una giovanissima Scarlett Johansson. La pellicola è tratta da un romanzo omonimo di grande fortuna, scritto da Nicholas Evans e pubblicato nel 1995.

La storia è quella di una ragazzina di nome Grace MacLean (Scarlett Johansson), che sopravvive a un incidente mentre era in giro a cavallo, in cui sono però rimasti uccisi l’amica Judith e il cavallo di quest’ultima. Grace si vede amputare una gamba, e piomba in una profonda depressione, isolandosi da tutto. Parallelamente anche il suo cavallo Pilgrim, a sua volta sopravvissuto all’incidente, è rimasto traumatizzato ed è diventato molto aggressivo anche nei confronti della ragazzina, e ciò peggiora ulteriormente lo stato d’animo di Grace. Annie (Kristin Scott Thomas), la madre della ragazza, è convinta che solo curando Pilgrim riuscirà a curare la figlia, e per questo contatta l’allevatore Tom Booker (Robert Redford) perché l’aiuti.

Tom Booker è senza dubbio il personaggio centrale di L’uomo che sussurrava ai cavalli. È un allevatore molto particolare, dotato di una grande empatia per gli animali, che usa per curarli o per addomesticare cavalli particolarmente ribelli e difficili da gestire. Il suo approccio gli permetterà di conquistare sia la fiducia di Pilgrim che quella di Grace. La ragazzina arriverà finalmente a sfogarsi e raccontare per la prima volta a qualcosa l’esperienza dell’incidente. Il percorso del film si configura come una sorta di terapia, che permetterà anche ad Annie di recuperare il proprio rapporto con la figlia, già complicato da prima dell’incidente. Alla fine, anche Annie e Tom finiranno con l’avvicinarsi sentimentalmente, anche se la donna comprenderà di dover tornare a casa dal Montana, riabbracciando suo marito Robert (Sam Neill).

L’uomo che sussurrava ai cavalli Tom muore

Il finale di L’uomo che sussurrava ai cavalli vede Grace riuscire finalmente a superare il suo trauma e tornare a scuola a New York. Nonostante il forte sentimento che prova per Annie, Tom Booker deve lasciarla andare, consapevole che porterà con sé il prezioso ricordo del tempo passato con la donna e dell’esperienza vissuta assieme. Il film finisce con Tom che, dalla cima di una collina, osserva l’automobile con cui Annie, Grace e Pilgrim sono venuti da lui nel Montana che alla fine si allontana, tornando a Est.

Tom non muore, dunque, ne finale di L’uomo che sussurrava ai cavalli. Questo epilogo si verifica invece nel romanzo da cui è tratto il film, con l’allevatore che si suicida facendosi colpire dagli zoccoli di uno stallone. Il suo estremo gesto è causato proprio dall’amore che prova per Annie, che rischia di complicare le cose tra la donna e la sua famiglia.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.