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La maternità nasconde sempre delle insidie, ma certo quelle affrontate in Madre a ogni costo superano ogni immaginazione. Il film è stato realizzato nel 2022 con la regia di Tamar Halpern (Shelf Life; Jeremy Finn and the Meaning of Life; Scomparsa nel nulla), basato su una sceneggiatura firmata dalla stessa Halpern assieme a Meredith Stack. Del cast fanno parte Christy Tate (The Posthuman Project; Higher Mission; Missing Persons), Brianna Cohen (Orange is the New Black; Wu Tang: An American Saga), Sarah Fisher (Degrassi: The Next Generation; Heartland; Someone Like You), Johnny Ramey (Batti Cuore; Act Your Age; Rustin), Ryan Francis (Sisters; 3 Days in Malay; The Getback), Michelle Sherrill (Chariot; Ten Years at Sea; Texas Twister), Brooks Ryan (Dotty and Soul; Inheritance) e Grace Montie (Southern Tale; Howlers; Soul Frackers).

La trama di Madre a ogni costo si incnetra su una giovane coppia, Monica (Christy Tate) e Brad Hunt (Johnny Ramey), che stanno provando da tempo ad avere un figlio, ma senza successo. I due coniugi decidono allora di ricorrere alla maternità surrogata, e possono così avere finalmente un bambino grazie a Lily (Sarah Fisher). Monica e Brad sono molti grati alla ragazza e si affezionano molto a lei, stringendo un solido legame, che finisce però per causare le gelosie di Jennifer (Brianna Cohen), al sorella di Monica. Questa sta attraversando un momento molto difficile: sta divorziando da suo marito Sam (Ryan Francis) e non ha ottenuto la custodia della figlia Ruby. Ma anche Lily ha qualche problema con Monica, a ben vedere, di cui invidia la vita praticamente perfetta.

Un picnic tra le tre donne finisce inaspettatamente per far precipitare la situazione. Jennifer si dimentica di bloccare il passeggino del bambino, che viene quasi investito da un’auto, se non fosse per l’intervento di Lily. Monica decide allora di ingaggiare la ragazza come tata a tempo pieno per suo figlio, mettendo in disparte la sorella, che se ne va indignata. Il giorno dopo, Monica trova la sua auto vandalizzata, e non può fare a meno di pensare che sia stata Jennifer. Il comportamento di quest’ultima diventa rapidamente sempre più aggressivo e psicotico, tra accuse alla sorella, pedinamenti dell’ex marito e addirittura una pericolosa aggressione a Brad.

Jennifer non ha più nessuno dalla sua parte, ma nel finale di Madre a ogni costo riuscirà a ribaltare la situazione e a riscattarsi. Presentandosi a casa della sorella di notte, la trova a terra priva di sensi, e chiama un’ambulanza, salvandole la vita. Presto, a entrambe appare chiaro che dietro tutto ciò che è accaduto di recente c’è Lily, che vuole uccidere Monica, incastrare Jennifer per l’omicidio, e prendere il posto della protagonista come madre del bambino e moglie di Brad. Le due donne scoprono che la madre di Lily era stata in carcere per rapimento: la ragazza aveva dato un figlio in adozione, ma poi aveva provato a rapirlo alla coppia, così sua madre si era presa la colpa per risparmiarle la prigione. Lily confessa alla madre i suoi piani, ma Monica e Jennifer le raggiungono per affrontare la ragazza.

Nella colluttazione che ne consegue, Lily arriva a pugnalare Jennifer, che si mette di mezzo per proteggere sua sorella e darle modo di scappare col bambino. Nel frattempo, la madre di Lily chiama la polizia, che arriva e arresta definitivamente la ragazza. Jennifer viene portata in ospedale e curata adeguatamente, e perdona Monica per avere dubitato di lei. Monica e Brad decidono di avere un nuovo bambino, e chiedono a Jennifer di poter essere la madre surrogata, la quale accetta con grande felicità.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.