Vi ricordate di Sarafine? La cantautrice che ha conquistato la diciassettesima edizione di X-Factor con il suo inedito “Malati di gioia” e la guida di Fedez come mentore. È passata solo una stagione, ma la domanda che circola è sempre la stessa: che fine ha fatto oggi Sarafine?
Iniziamo dal principio. Sarafine, vero nome Sara Sorrenti, è nata a Vibo Valentia, Calabria, nel 1989. Una vita segnata da una passione fortissima per la musica, tanto che, pur di inseguire questo sogno, ha lasciato un lavoro stabile come assistente amministrativa. Non è stata una scelta semplice, ma, come racconta lei stessa, “non c’erano alternative”: la musica era il suo richiamo. Sara ha sviluppato uno stile personale e versatile, capace di unire elettronica, techno, dubstep, trap e pop, tutto condito con una nota teatrale che rende le sue esibizioni uniche. Non solo canta, ma scrive, produce e suona i suoi pezzi: un’artista completa, insomma.
Il percorso a X-Factor: un trionfo annunciato
L’avventura di Sarafine a X-Factor 2023 è cominciata col botto. Alle audizioni ha presentato il suo inedito “Malati di gioia”, un brano che è quasi una dichiarazione d’intenti, in cui critica la pressione della società a conformarsi a percorsi “normali” come università, lavoro fisso, matrimonio e famiglia. Insomma, non proprio il solito pezzo da talent show, e il pubblico l’ha capito subito: una standing ovation e 4 sì dai giudici le hanno aperto le porte dei bootcamp.
Ai bootcamp, Sarafine ha scelto “The House of the Rising Sun” dei The Animals, una canzone rock che le ha permesso di dimostrare una voce capace di adattarsi a generi diversi, cosa che ha colpito ancora di più il suo giudice, Fedez. Agli Home Visit, invece, ha portato “Desert Rose” di Sting, confermando ancora una volta la sua versatilità. Insomma, Sarafine aveva tutto per andare lontano, e Fedez lo sapeva.
Alla finale, Sara ha dato il meglio di sé: ha cantato pezzi iconici come “Eleanor Rigby” dei The Beatles, “Get Up, Stand Up” di Bob Marley and The Wailers, “Tutto il resto è noia” di Franco Califano e, naturalmente, il suo inedito “Malati di gioia”. È stata una performance in crescendo, dove ha mostrato tutto il suo talento e la sua capacità di emozionare. Il pubblico l’ha incoronata vincitrice con una standing ovation, e Fedez è stato il primo a congratularsi, visibilmente emozionato.
La carriera dopo X-Factor 2023: un percorso alternativo
Ma veniamo ad oggi: che fine ha fatto Sarafine dopo la vittoria? La risposta, come spesso accade, non è quella che ci si aspetta. Sebbene abbia firmato un contratto discografico con Warner Music, Sarafine ha deciso di non seguire le solite tappe post-talent. Invece di concentrarsi subito su un album e puntare ai grandi numeri, si è dedicata ai concerti e alle performance live, un mondo dove sente di esprimersi al meglio. Quest’estate ha fatto il giro dei principali festival italiani, come il Riverock di Bastia Umbra e il Men/Go di Arezzo, portando il suo stile e la sua energia sui palchi, tra elettronica e teatro canzone.
E, sorpresa delle sorprese, la sua voce ha raggiunto un pubblico ancora più vasto grazie a DAZN. Sarafine ha prestato il brano “Per sempre” per gli spot pubblicitari che vanno in onda durante le partite di Serie A. Un bel colpo per lei, che così ha trovato un modo inaspettato di entrare nelle case degli italiani, anche di chi magari non segue la musica indie.
Il suo inedito “Malati di gioia” è diventato una specie di manifesto. Con il suo stile inconfondibile, Sarafine invita ad accettare la gioia in tutte le sue forme, anche quelle non convenzionali. La canzone ha ottenuto 1,1 milioni di stream su Spotify – non esattamente numeri da popstar, ma comunque un risultato rispettabile per un’artista che ha scelto di non conformarsi alle solite dinamiche. Questo è un pezzo che divide, e forse è proprio quello che Sarafine desiderava: parlare solo a chi davvero la capisce.
Un confronto con altri vincitori: la strada non sempre porta al successo
Non sarebbe la prima volta che un vincitore di X-Factor sceglie un percorso diverso o incontra difficoltà a restare sotto i riflettori. Nella storia del talent, diversi vincitori hanno faticato a mantenere la stessa visibilità o a realizzare grandi successi commerciali. Michele Bravi, ad esempio, ha avuto un periodo di pausa dopo la vittoria nel 2013, e solo recentemente è tornato con uno stile più maturo. Anche Chiara Galiazzo, vincitrice nel 2012, è stata protagonista di alti e bassi, senza mai raggiungere un successo stabile nel mainstream. E come non ricordare Lorenzo Licitra, vincitore del 2017, che dopo la vittoria non ha trovato lo spazio che si prevedeva nel panorama musicale.
Per Sarafine, dunque, la strada è aperta a tutte le possibilità, anche a un percorso più personale e meno legato ai numeri. Certo, non è detto che raggiungere le vette delle classifiche sia il suo obiettivo: quello che emerge è il desiderio di esprimersi liberamente e di trovare il suo pubblico, senza compromessi. E se questo pubblico è un po’ di nicchia, per Sara va bene così.