Santi Licheri, il giudice più iconico di Forum, ha segnato la storia della televisione italiana, diventando il simbolo del tribunale di Canale 5 per ben 25 anni. Ma pochi sanno che, all’inizio, l’idea di entrare nel mondo dello spettacolo non lo convinceva affatto, considerandola un potenziale svilimento della sua prestigiosa carriera in magistratura.
Come tutto ebbe inizio: l’intuizione di Giovanni Licheri
L’avventura televisiva di Santi Licheri iniziò quasi per caso grazie a una conversazione sul set tra Maurizio Costanzo e suo figlio, Giovanni Licheri, scenografo di fama.
Era il 1985 e Costanzo stava lavorando al numero zero di Forum, ma non era soddisfatto del giudice che aveva provinato. Come raccontato dallo stesso Giovanni: “Eravamo sul set di una sitcom con Maurizio Costanzo quando lui disse che il magistrato scelto per il programma non lo convinceva, sembrava troppo fiacco”. Fu in quel momento che Giovanni propose il nome del padre, sottolineando la sua esperienza e il suo rigore.
Costanzo, incuriosito, accettò di incontrare Santi Licheri senza rivelargli subito il motivo. Durante il colloquio, gli fece alcune domande apparentemente casuali. Solo alla fine si voltò verso Giovanni e Alida Cappellini, moglie di Giovanni: “È lui, convincetelo a fare Forum”.
Ma Santi inizialmente rifiutò, temendo che partecipare al programma potesse sminuire i suoi anni di servizio nella magistratura. Solo dopo molte insistenze accettò di girare il numero zero, che si rivelò un enorme successo. Il pubblico lo accolse con entusiasmo, e persino la fornaia sotto casa lo riconobbe e gli regalò il pane, segno tangibile di quanto avesse conquistato gli italiani. Da lì, Santi decise di proseguire l’avventura televisiva, lasciandosi alle spalle ogni dubbio.
Una carriera televisiva durata 25 anni
Nato a Ghilarza il 13 aprile 1918, Santi Licheri aveva costruito una carriera impeccabile nella magistratura, arrivando fino al ruolo di presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione. Nel suo passato spiccano incarichi di rilievo e periodi difficili, come quello vissuto a Genova negli anni del terrorismo, quando il suo nome finì in una lista delle Brigate Rosse.
Dopo il pensionamento, Licheri si dedicò brevemente all’avvocatura, ma la svolta arrivò con Forum. Da giudice di Forum, al fianco di conduttrici come Catherine Spaak, Rita Dalla Chiesa e Paola Perego, portò la sua esperienza giuridica sul piccolo schermo, rendendo accessibile il linguaggio legale al grande pubblico. Fino all’età di 91 anni, Santi continuò a registrare puntate e a partecipare alle dirette, senza mai scrivere nulla: tutto veniva ricordato e argomentato a memoria.
Un giudice amato dal pubblico
La popolarità di Santi Licheri era dovuta a un mix unico di gentilezza, rigore e ironia. Come ricorda Giovanni, “Beniamino Placido lo descrisse come il buon medico di famiglia”, un professionista che sapeva coniugare giustizia e umanità. Il giudice, pur vivendo a Genova, non perse mai il contatto con le sue origini e continuò a essere un punto di riferimento per milioni di telespettatori italiani.
Oltre al suo contributo in tv, Santi Licheri era un uomo profondamente legato ai suoi valori. Giovanni racconta episodi che testimoniano la sua rettitudine morale: rifiutò di utilizzare l’auto di servizio del CSM per questioni personali e rimandò indietro un regalo destinato alla moglie da parte di un antiquario. Questo grande senso della giustizia, che lo ha accompagnato per tutta la vita, è stato il tratto distintivo del suo carattere.
Dieci anni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 4 aprile 2010, il giorno di Pasqua, il nome di Santi Licheri rimane indissolubilmente legato a Forum. Nonostante i numerosi avvicendamenti, per molti spettatori è ancora lui il giudice per eccellenza.
La sua storia dimostra come un uomo giusto possa lasciare un segno indelebile non solo nelle aule di tribunale, ma anche nel cuore del pubblico televisivo.