Se siete rimasti incollati alla TV e vi siete chiesti chi siano quegli inquietanti uomini in tuta fucsia con maschere decorate con cerchi, triangoli e quadrati nella nuova pubblicità di MasterChef, sappiate che non si tratta di nuovi concorrenti pasticcioni né di giudici misteriosi pronti a sostituire Bruno Barbieri. Il mistero ha radici più profonde… e un po’ spaventose: parliamo di Squid Game.
MasterChef incontra Squid Game
La scena è surreale: i tre giudici di MasterChef Italia – Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli – si trovano faccia a faccia con tre personaggi enigmatici. Gli uomini, avvolti in tute fucsia e con maschere che ricordano simboli geometrici, sembrano appena usciti da un gioco crudele piuttosto che da una cucina stellata. Ma cosa c’entrano con il celebre programma culinario? È presto detto: Sky ha lanciato il pacchetto Intrattenimento Plus, un’offerta che include Sky TV e Netflix, e ha deciso di creare un crossover visivo per celebrarlo.
Ed ecco il colpo di genio: inserire le guardie di Squid Game, una delle serie Netflix più popolari di sempre, per affiancarle ai giudici di uno dei programmi più seguiti di Sky. Il risultato? Un mix di tensione, curiosità e tanto divertimento… oltre a una pubblicità memorabile.
Cos’è Squid Game e perché è così famoso?
Per chi ha vissuto su Marte negli ultimi anni, Squid Game è una serie sudcoreana che ha fatto il botto su Netflix. La trama ruota attorno a un gruppo di persone disperate, schiacciate dai debiti e dalla società, che accettano di partecipare a un gioco mortale con in palio un’enorme somma di denaro. I partecipanti competono in una serie di giochi ispirati a quelli dell’infanzia (tipo il nostro “un due tre stella”), ma con una differenza sostanziale: chi perde… muore.
Le guardie in tuta fucsia e maschere con i simboli geometrici sono le figure enigmatiche e spietate che controllano tutto, obbedendo a ordini superiori senza mai mostrare un briciolo di umanità. I simboli sulle maschere rappresentano una gerarchia:
Cerchio: i lavoratori di base;
Triangolo: le guardie armate;
Quadrato: i supervisori.
In pratica, sono una specie di catena di montaggio del terrore, ma in versione fashion.
Cosa c’entra con MasterChef?
A prima vista, guardie letali e cucina gourmet sembrano due mondi inconciliabili. Ma Sky, con questa pubblicità, ha deciso di sfruttare il grande successo di Squid Game per promuovere la partnership con Netflix. L’idea è semplice: unire due contenuti di punta delle due piattaforme in un’ambientazione che incuriosisce e strappa un sorriso.
Nella pubblicità, le guardie di Squid Game sembrano pronte a giudicare i piatti, ma questa volta non ci sono eliminazioni mortali, solo un mix di tensione e divertimento. Il contrasto tra l’austerità delle guardie e la spontaneità dei giudici di MasterChef rende la scena irresistibile.
L’uso delle guardie di Squid Game non è solo una trovata ironica. Parla a un pubblico che ama i riferimenti pop e, al contempo, ricorda che con Intrattenimento Plus puoi avere tutto: dal thriller psicologico sudcoreano ai piatti stellati di Cannavacciuolo. Inoltre, fa leva sull’immaginario collettivo legato alla serie, che ha ormai assunto un’aura iconica.