Quello che doveva essere un momento di commemorazione per Pino Daniele si è trasformato in un caso mediatico. L’omaggio programmato a Domenica In è stato improvvisamente cancellato da Mara Venier dopo una telefonata che ha scatenato un vero e proprio terremoto dietro le quinte del programma.
Come riporta il Corriere della Sera, all’origine della cancellazione ci sarebbe una durissima telefonata di Fabiola Sciabbarrasi, ex moglie del cantautore, alla conduttrice. La Sciabbarrasi avrebbe minacciato una diffida legale se fosse stato dato spazio ad Amanda Bonini, ultima compagna di Pino Daniele, ospite prevista della puntata insieme al giornalista Pietro Perone.
Il lascito artistico di un’icona
Pino Daniele ha rappresentato una rivoluzione nella musica italiana. Nato nel cuore di Napoli nel 1955, ha saputo fondere le sonorità partenopee con il blues e il jazz, creando uno stile unico e inconfondibile. Il suo primo album, “Terra mia” del 1977, ha segnato l’inizio di una carriera straordinaria che lo ha visto collaborare con artisti internazionali del calibro di Eric Clapton e Pat Metheny.
Brani come “Napul’è“, “Je so’ pazzo” e “Quando” sono diventati parte integrante del patrimonio musicale italiano. La sua capacità di mescolare la lingua napoletana con l’inglese, creando il cosiddetto “napoletano blues“, ha influenzato generazioni di musicisti. Collaborazioni storiche con Tullio De Piscopo, James Senese e il gruppo dei Napoli Centrale hanno contribuito a definire il Neapolitan Power, un movimento musicale che ha rivoluzionato la scena artistica partenopea.
La verità sui suoi ultimi momenti
Il libro di Pietro Perone ricostruisce quei momenti drammatici: Pino era cosciente e insisteva per raggiungere il Sant’Eugenio di Roma, dove il suo cardiologo di fiducia lo attendeva. Una scelta che, secondo i magistrati che hanno archiviato la denuncia, fu presa lucidamente dallo stesso Daniele, escludendo responsabilità della Bonini.
La carriera di Daniele ha attraversato oltre quattro decenni di musica italiana. Il suo ultimo album, “Nero a metà live“, pubblicato nel 2014, dimostrava come la sua arte fosse ancora capace di emozionare e innovare. Le collaborazioni con giovani artisti come Giorgia e Irene Grandi testimoniano il suo ruolo di mentore per le nuove generazioni.
La Venier ha preferito rinviare l’omaggio al 5 gennaio 2025, data che coinciderà con il decimo anniversario della scomparsa dell’artista. Un’occasione per ricordare non solo il musicista, ma l’uomo che ha saputo dare voce alla sua città attraverso una fusione unica di tradizione e innovazione.
Il patrimonio artistico lasciato da Pino Daniele va oltre le controversie familiari. La sua musica continua a vivere attraverso cover, tributi e l’influenza esercitata su artisti contemporanei. Il Pino Daniele Trust Onlus, creato per preservare e promuovere la sua eredità artistica, organizza eventi e iniziative per mantenere viva la memoria del cantautore.