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Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti del Movimento 5 Stelle, continua a essere una figura di grande interesse, nonostante la sua uscita dal Parlamento e dal partito. Spesso definito il golden boy dei grillini, ha lasciato un segno tra i grillini della prima ora e, anche lontano dai riflettori parlamentari, prosegue il suo impegno su diversi fronti.

Dall’ascesa politica all’addio al Movimento 5 Stelle

Di Battista è stato uno dei primi sostenitori del progetto di Beppe Grillo. Nel 2008, si candidò con la lista Amici di Beppe Grillo alle amministrative di Roma, per poi aderire al nascente Movimento 5 Stelle l’anno successivo. La svolta arrivò con le elezioni politiche del 2013, quando fu eletto alla Camera dei Deputati, diventando una delle figure più carismatiche del Movimento.

Un volto affidabile per chi votò per Pentastellati, visto come una sorta di purista della linea dei 5 stelle. Per farla breve quella linea che della vecchia politica non voleva avere nulla a che fare. Di fatti qualche anno dopo non smentì la sua immagine.

Nel 2018, con il Movimento in testa ai sondaggi, Alessandro Di Battista decise di non ricandidarsi alle elezioni politiche. La scelta fu vista come una pausa strategica, anche per rispettare la regola interna del limite dei due mandati. La sua decisione segnò una svolta, portandolo a esplorare nuove strade al di fuori della politica attiva. L’addio definitivo al Movimento arrivò nel 2021, quando Di Battista si oppose all’ingresso dei grillini nel governo Draghi.

Cosa fa oggi Alessandro Di Battista

Dopo l’uscita dal Parlamento, Di Battista ha intrapreso diversi progetti professionali e personali. Negli ultimi anni, ha collaborato con testate come Tpi, L’Indipendente e Il Millimetro, distinguendosi come giornalista e autore. Inoltre, ha realizzato una serie di podcast per Il Fatto Quotidiano, affrontando temi di attualità e politica internazionale.

Nel 2024, ha pubblicato il libro “Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza”, edito da PaperFIRST, in cui analizza questioni geopolitiche di grande rilevanza. Parallelamente, Di Battista è impegnato in uno spettacolo teatrale dal titolo “Assange. Colpirne uno per educarne cento”, che ha riscosso l’interesse di un pubblico attento ai temi della libertà d’informazione.

Ha inoltre fondato l’associazione Schierarsi, di cui è vicepresidente. L’organizzazione, nata nel 2023, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi sociali e politici, promuovendo un dibattito costruttivo.

Un possibile ritorno in politica?

Secondo alcune indiscrezioni, Alessandro Di Battista potrebbe valutare un ritorno sulla scena politica. Sebbene abbia ancora un mandato disponibile nel Movimento 5 Stelle, un suo rientro nei ranghi grillini appare improbabile. Beppe Grillo avrebbe ipotizzato un suo coinvolgimento in caso di una scissione all’interno del partito, vista la crescente distanza tra il fondatore e l’attuale leader Giuseppe Conte.

Il percorso di Alessandro Di Battista, da protagonista della politica a giornalista e attivista, continua a suscitare interesse e curiosità, rendendolo una figura capace di influenzare il dibattito pubblico anche al di fuori del Parlamento.