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Antonio Di Pietro, ex magistrato simbolo di Mani Pulite ed ex ministro dei Lavori Pubblici, ha cambiato radicalmente vita. Ritiratosi dalla politica, vive oggi a Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso, dove si dedica alla sua azienda agricola di famiglia.

La decisione di lasciare la politica attiva risale al 2013, quando non fu rieletto in Parlamento. Sebbene nel corso degli anni abbia ipotizzato un ritorno, candidandosi alle elezioni europee o alle regionali in Molise nel 2018, Di Pietro non è più riuscito a tornare sotto i riflettori della politica nazionale.

La nuova vita di contadino

Ora Antonio Di Pietro si dedica completamente alla terra, producendo olio e vino. La sua azienda agricola comprende vigne e uliveti, ma non senza difficoltà. In una recente intervista al settimanale Oggi, Di Pietro ha raccontato le sfide quotidiane:
“Di olio due anni fa ne ho prodotti 35 quintali, quest’anno sette. Io l’olio lo faccio come si deve, tutto a mano, e un chilo mi costa 10-12 euro: al supermercato lo compri alla metà. Le vigne? Due terzi sono a Montepulciano e un terzo ad Aglianico, ma quest’anno non ho raccolto neanche un grappolo per via della siccità. E i 12 ettari a seminativo? Posso coltivarli a quello che voglio, ma non posso raccogliere niente perché si mangiano tutto i cinghiali”.

Questa situazione, spiega Di Pietro, rende l’azienda agricola più un costo che una fonte di guadagno. “Se non avessi la pensione, non camperei”, ha confessato.

Un ritorno alle origini

L’ex magistrato ha spesso sottolineato il suo legame con la terra molisana. In un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato il significato della sua scelta:
“Ho sempre vissuto col pensiero che sarei tornato nella mia masseria molisana per sdraiarmi sulla terra a guardare le stelle, come faceva mio padre. Vivo questa terza fase della mia vita con la voglia di tornare alle origini”.

Tra politica e pensioni

Prima di ritirarsi, Antonio Di Pietro ha ricoperto ruoli di rilievo. Tra il 1999 e il 2006 è stato europarlamentare, periodo in cui guadagnava circa 130.000 euro all’anno, come previsto dalle regole dell’epoca. Successivamente, è stato deputato e senatore: oggi i parlamentari italiani percepiscono stipendi mensili di circa 14.634,89 euro al Senato e 13.971,35 euro alla Camera.

Attualmente, il suo vitalizio è stato ridotto in seguito ai tagli ai vitalizi degli ex parlamentari. Secondo un articolo de L’Espresso del 2018, il suo vitalizio è passato da 6.462 a 4.866 euro mensili.

Antonio Di Pietro ha scelto di chiudere con la politica attiva per dedicarsi a una vita più semplice, ma continua a essere una voce critica. Negli ultimi giorni, ha sostenuto le proteste degli agricoltori contro le norme europee che, a suo dire, non tengono conto delle specificità locali.