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Hanspeter Sinner è il padre del celebre tennista Jannik Sinner, numero uno al mondo e dominatore nell’ultimo anno. In tanti hanno pensato che il talento incredibile del 23enne arrivasse dal DNA e da un padre anche lui tennista. In realtà non è così. Non tutti sanno che Hanspeter ha una lunga e apprezzata carriera nella cucina, che lo ha portato a diventare un punto di riferimento nel mondo gastronomico della sua regione. Ad approfondirlo è Gambero Rosso. 

La carriera da chef

Hanspeter Sinner ha lavorato per oltre vent’anni come chef presso il Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina, situato nelle splendide Dolomiti. Questo rifugio è conosciuto per la sua cucina tradizionale e per l’attenzione ai prodotti locali, e Hanspeter ha saputo esprimere al meglio queste qualità attraverso i suoi piatti. Durante la sua esperienza lavorativa, non si è limitato a cucinare, ma ha anche formato giovani chef, lasciando un segno indelebile nella loro formazione. Tra i suoi allievi spicca Armin Villgrater, attuale proprietario del rifugio, che ha ricordato Hanspeter come un maestro esigente ma sempre giusto.

Filosofia in cucina

La filosofia culinaria di Hanspeter è stata da sempre improntata al rispetto per la materia prima e alla minimizzazione degli sprechi. Ogni ingrediente, anche il più semplice, veniva valorizzato al massimo: un approccio che riflette il legame profondo della famiglia Sinner con la natura e il territorio. Hanspeter era solito dire che ogni piatto doveva essere preparato con la stessa cura con cui lo si farebbe per se stessi.

Tra le creazioni più apprezzate di Hanspeter spicca il risotto al pino mugo con porcini freschi, preparato con burro aromatizzato al pino mugo raccolto nei dintorni del rifugio. Un altro piatto iconico è la Padella dell’Alpinista, una rosticciata di canederli avanzati arricchita con cipolla, alloro, aglio, filetto di maiale e salsa di gulash, accompagnata da un’insalata di cavolo cappuccio.

Il legame con Jannik Sinner

Nonostante gli impegni lavorativi, Hanspeter ha sempre trovato il modo di essere presente nella vita del figlio Jannik. Quando il giovane tennista visitava il rifugio, uno dei suoi piatti preferiti era i Maccheroni chef, preparati dal padre con un sugo a base di ragù, speck, zucchine, melanzane, funghi e panna fresca. Questo piatto è diventato una sorta di simbolo del legame tra padre e figlio.

Nel 2022, Hanspeter Sinner ha deciso di lasciare il Rifugio Fondovalle per seguire più da vicino la carriera del figlio Jannik. Questa decisione gli ha permesso di trascorrere più tempo con il giovane campione, assumendo talvolta anche il ruolo di chef personale durante i tornei internazionali. Questo cambiamento rappresenta una testimonianza dell’importanza della famiglia nella vita dei Sinner.

Un esempio di passione e dedizione

La storia di Hanspeter Sinner è quella di un uomo che ha saputo unire la passione per la cucina al valore della famiglia. I principi di dedizione e rispetto per il lavoro che ha trasmesso al figlio Jannik si riflettono oggi nel successo del tennista, diventato uno dei volti più rappresentativi del tennis italiano e mondiale.