L’attore Lino Guanciale, noto per il suo impegno sociale oltre che per la brillante carriera artistica, è al centro di un nuovo dibattito mediatico. Stiamo parlando di un famosissimo volto Rai che ha partecipato a fiction di successo come Il Commissario Ricciardi, Che Dio Ci Aiuti, La Dama Velata, L’Allieva, Non Dirlo al mio Capo e di recente Il Conte di Montecristo.
Una sua vecchia intervista rilasciata al Corriere della Sera nel marzo 2023 è tornata virale in seguito alle recenti critiche rivolte a Elly Schlein da parte di alcuni artisti del panorama italiano, come Elodie, Luca Bizzarri e Andrea Pucci. Guanciale, che aveva apertamente sostenuto la candidatura della Schlein alla guida del Partito Democratico, si era distinto per la chiarezza delle sue posizioni politiche e sociali.
Il sostegno a Elly Schlein
Nell’intervista, Lino Guanciale aveva dichiarato il suo appoggio alla leader dem, sottolineando come la sua figura rappresentasse una nuova opportunità per il panorama politico italiano. “Porta con sé il carisma, le idee e la capacità di parlare alle generazioni future,” aveva detto l’attore, aggiungendo che il suo obiettivo principale doveva essere quello di coinvolgere i giovani, la fascia di popolazione che più spesso si astiene dal voto.
Guanciale aveva anche elogiato il comportamento del suo avversario nelle primarie, Stefano Bonaccini, definendolo un politico carismatico e un ottimo amministratore, capace di sostenere la Schlein in un momento delicato per il partito. “Mi auguro che tutto il PD affronti questa nuova fase con lo stesso spirito collaborativo,” aveva commentato l’attore.
La critica alla mancanza di impegno politico nel mondo dello spettacolo
Nell’intervista, l’attore abruzzese aveva riflettuto sulla riluttanza di molti artisti a esprimere pubblicamente le proprie opinioni politiche. “Negli anni ’80 e ’90 gli artisti si esponevano di più, mentre oggi temono attacchi e polemiche. Io non condivido questa posizione: dire ciò che penso è parte del mio essere democratico,” aveva affermato Guanciale, evidenziando come il silenzio di alcuni possa contribuire al distacco tra il mondo dello spettacolo e la politica.
Le preoccupazioni per la democrazia
Non erano mancate riflessioni critiche sull’attuale panorama politico italiano. Guanciale aveva espresso preoccupazione per episodi come le violenze fuori da una scuola di Firenze e alcune dichiarazioni controverse di esponenti del governo, che, secondo lui, rappresentano segnali di un indebolimento dei principi antifascisti e inclusivi sanciti dalla Costituzione. “È aberrante che dei giovani fascisti aggrediscano coetanei e che certe autorità non condannino con forza questi episodi,” aveva dichiarato.
La rinnovata attenzione a questa intervista del 2023 dimostra quanto il ruolo degli artisti nel dibattito politico continui a essere un tema divisivo. Se da un lato Guanciale ha scelto di esprimere apertamente le sue opinioni, dall’altro, le recenti critiche rivolte alla Schlein da altri artisti mettono in luce le differenti sensibilità nel mondo dello spettacolo. In un contesto di forti polarizzazioni, l’intervista di Guanciale offre uno spunto per riflettere sul rapporto tra cultura, politica e impegno sociale. Resta una brutta pagina per il nostro Paese non poter esprimere liberamente le proprie idee.