Giorgia Meloni, come la maggior parte degli italiani, pare sia sempre stata una spettatrice del Festival di Sanremo, compatibilmente con i suoi impegni istituzionali. Se la memoria non ci inganna, come per il ritorno all’Allevi all’Ariston, ha espresso apprezzamenti e critiche nei confronti della manifestazione, mostrando di seguirne gli sviluppi quando il tempo glielo consente. Sanremo, del resto, è uno degli eventi televisivi più seguiti in Italia e nel mondo, e perché la Premier non dovrebbe essere immune al fascino della kermesse musicale?
Negli ultimi anni, Sanremo è stato spesso al centro di discussioni politiche e sociali. Nel 2024, secondo quanto riportato da Open, Giorgia Meloni sarebbe rimasta irritata per la decisione della Rai di invitare nuovamente Rosa Chemical, nonostante le polemiche scatenate dalla sua esibizione nell’edizione precedente. Nel 2023, infatti, il cantante aveva suscitato scalpore con il bacio in diretta con Fedez e una performance provocatoria. Nell’edizione successiva, Rosa Chemical si è esibito al Suzuki Stage con degli oggetti particolari, cosa che la Premier avrebbe ritenuto “folle”. L’episodio avrebbe generato malumori anche nei confronti dei nuovi vertici Rai, che non avrebbero impedito la partecipazione dell’artista.
L’esclusione del brano sull’emergenza femminicidi
Secondo alcune indiscrezioni, Giorgia Meloni sarebbe rimasta delusa anche dalla mancata inclusione nella scaletta di Sanremo 2024 del brano Quello non era amore dell’Orchestraccia di Marco Conidi. La canzone trattava il tema della violenza sulle donne, un argomento che nel 2023 aveva avuto una forte rilevanza nella cronaca e nel dibattito politico. Il brano, inizialmente previsto come ospite fuori gara in uno spazio dedicato, sarebbe stato scartato senza possibilità di discussione da Amadeus, senza alcun intervento a favore da parte della Rai.
Nonostante queste polemiche, Giorgia Meloni ha sempre seguito Sanremo con attenzione e, in alcune occasioni, ha anche espresso apprezzamenti. Nel 2025, ad esempio, ha elogiato il ritorno sul palco di Giovanni Allevi, scrivendo sui social: “Speranza, gioia, forza. Una lezione di vita che lascia il segno. Vivi senza paura Maestro. Le tue parole e la tua musica sono fonte di ispirazione”.
La difesa a Checco Zalone
Negli anni, la Premier ha difeso artisti finiti al centro di polemiche per motivi politici o sociali. Nel 2022, ad esempio, si era schierata a favore di Checco Zalone, criticato per una performance non politically correct, dichiarando: “Viva Zalone e la comicità libera e pungente!”. Anche nel 2021, aveva difeso la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, che aveva chiesto di essere chiamata “direttore”, elogiandone la presa di posizione contro il politicamente corretto. Nel 2020, si era scagliata contro Rula Jebreal, che aveva tenuto un monologo sulla violenza contro le donne, criticandone la presenza sul palco senza contraddittorio e il cachet pagato con soldi pubblici.
Oltre alla politica, c’è anche un lato più leggero nel rapporto tra Giorgia Meloni e Sanremo. In una vecchia puntata del Maurizio Costanzo Show, la Premier si era esibita cantando Sapore di sale di Gino Paoli. Dopo l’esibizione, aveva scherzato dicendo: “Comincia Sanremo, sono pronta!”. Un siparietto che ha mostrato un lato più informale della leader di Fratelli d’Italia, appassionata di musica e, quando possibile, anche dello spettacolo musicale più famoso d’Italia.