La puntata del Grande Fratello andata in onda lunedì 24 febbraio 2025 ha acceso un dibattito infuocato sui meccanismi di voto che regolano il reality show di Canale 5. La vittoria inaspettata di Jessica Morlacchi come prima finalista donna ha sorpreso il pubblico generalista e scatenato polemiche sui social, sollevando interrogativi sulla reale rappresentatività del televoto.
I risultati hanno visto Jessica Morlacchi trionfare con il 57,18% delle preferenze contro il 39,81% di Helena Prestes, esito che ha contraddetto le aspettative di molti spettatori. La modella brasiliana, infatti, ha sempre goduto di un ampio sostegno popolare, come dimostrato in precedenti votazioni dove aveva ottenuto percentuali schiaccianti, superando il 61% quando il pubblico la volle nuovamente dentro la Casa.
Questo capovolgimento dei favori del pubblico ha portato molti a interrogarsi sul peso dei risultati, con un numero crescente di spettatori che punta il dito contro i fandom organizzati. Questi gruppi di sostenitori, estremamente attivi sui social e determinati nelle loro strategie di voto, sembrano avere un’influenza sproporzionata rispetto al pubblico generalista che segue il programma in modo più distaccato.
Gli ascolti ne risentono
La dinamica che si è venuta a creare vede i fandom come vere e proprie macchine da guerra del televoto, in grado di mobilitare migliaia di voti coordinati attraverso multiple piattaforme. Il caso specifico di questa settimana ha evidenziato come due potenti fandom – gli “Shailenzo” (sostenitori della coppia formata da Lorenzo Spolverato e Shaila Gatta) e le “Zelena” (che tifano per una relazione tra Helena e Zeudi Di Palma) – possano unirsi strategicamente per influenzare l’esito delle votazioni.
L’analisi dei social media rivela come questi gruppi abbiano orchestrato una vera e propria alleanza tattica: non potendo votare direttamente per i loro beniamini, hanno scelto di supportare Jessica Morlacchi con l’unico obiettivo di impedire a Helena Prestes di raggiungere la finale.
Fin qui l’analisi sembra chiara, il problema è però più complesso. Secondo molto critici televisivi, il peso del televoto in mano ai fandom riduce gli ascolti distruggendo di fatto il Grande Fratello. Il vero pubblico televisivo del reality ha preferenze diverse e una volta eliminati quei personaggi graditi per le dinamiche che creavano (e non per fanatismo) non vede più il programma. Il caso evidente è quello di Jago Garcia.
Questa strategia di voto di blocco rappresenta un fenomeno sempre più comune nei reality show, dove l’obiettivo non è tanto sostenere il proprio concorrente preferito, quanto impedire la vittoria di chi viene percepito come un rivale. Una logica che trasforma il televoto in una battaglia tra fazioni, allontanandolo dalla sua funzione originaria di espressione del gradimento generale del pubblico.
Il problema si estende oltre i confini nazionali, con segnalazioni sempre più frequenti di interferenze straniere nel televoto. I fandom internazionali, particolarmente attivi sui social media globali come Twitter/X, Instagram e TikTok, utilizzano VPN (Virtual Private Network) per aggirare le restrizioni geografiche e partecipare alle votazioni italiane.
L’uso di tecnologie come VPN e, nei casi più estremi, di bot programmati per generare voti automatici, solleva serie questioni sul sistema di televoto. Nonostante gli sforzi delle produzioni televisive per implementare misure di sicurezza, la sofisticazione di questi strumenti rende sempre più difficile garantire che ogni voto corrisponda effettivamente alla volontà di un singolo spettatore reale.
La frustrazione del pubblico generalista è palpabile nei commenti sui social ufficiali del programma. Questa percezione di manipolazione sta erodendo la fiducia degli spettatori nel format, contribuendo potenzialmente al calo degli ascolti che il Grande Fratello sta registrando in questa edizione.
Il caso Jago Garcia
Emblematico è stato anche il caso dell’eliminazione di Iago Garcia, concorrente che nei sondaggi indipendenti risultava nettamente favorito, con il 55% dei voti a suo favore. La sua uscita dalla Casa ha generato un’ondata di incredulità tra i telespettatori, rafforzando la convinzione che il televoto ufficiale non rispecchi più il sentimento prevalente tra chi segue il programma.
La questione solleva interrogativi più ampi sul futuro dei reality show e sui meccanismi di partecipazione del pubblico. Il televoto, nato come strumento democratico per dare voce agli spettatori, rischia di trasformarsi in una competizione tra chi possiede maggiori risorse tecnologiche e capacità organizzative, piuttosto che in un autentico indicatore delle preferenze collettive.
Le soluzioni
Le produzioni televisive si trovano davanti a una sfida complessa: come bilanciare l’engagement appassionato dei fandom, che contribuisce significativamente alla visibilità del programma sui social media, con la necessità di garantire un sistema di voto equo e rappresentativo? La corsa ai ripari con le soluzioni tecniche esistono dall’implementazione di sistemi di verifica dell’identità più rigorosi alla limitazione del numero di voti per utente. Ciascuna comporta compromessi in termini di accessibilità e semplicità d’uso.
Alcuni esperti del settore suggeriscono l’adozione di modelli ibridi, dove il televoto del pubblico viene affiancato da giurie di esperti o da sistemi di valutazione basati su parametri oggettivi, similmente a quanto avviene in altri format come Eurovision Song Contest o programmi di talent. Questo approccio potrebbe mitigare l’impatto dei fandom organizzati, garantendo una maggiore equità nei risultati.
Altri propongono di contrastare completamente questa nuova realtà, riducendo il ruolo dei fandom con il televoto solo a pagamento. In quest’ottica, le strategie di voto e le alleanze tra gruppi di fan diventerebbero più complicate da attuare, ma la formula potrebbe risultare ingiusta.
La soluzione ideale richiederebbe un ripensamento dei meccanismi di interazione tra il programma e il suo pubblico, creando spazi diversificati per l’espressione sia del supporto appassionato dei fan più devoti sia delle preferenze del pubblico televisivo. Questo potrebbe tradursi in sistemi di voto separati o in un maggiore peso attribuito a determinati momenti di votazione rispetto ad altri.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se la produzione del Grande Fratello intenderà affrontare apertamente la questione, magari modificando in corsa le regole del televoto, o se preferirà mantenere lo status quo, accettando le dinamiche attuali come parte inevitabile dell’evoluzione del format nell’era dei social.