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Le dichiarazioni di Claudio Lippi su Paolo Bonolis continuano a far discutere il mondo della televisione italiana. Un racconto che riporta alla luce vecchie ruggini professionali, emerge dalle pagine del Corriere della Sera, dove Lippi non risparmia critiche al collega con cui ha condiviso un’esperienza televisiva non proprio idilliaca.

L’intervista racconta di un incontro casuale avvenuto di recente in treno, dove i due si sono trovati faccia a faccia dopo anni di distanza. Nonostante il tempo trascorso, Lippi non dimentica i momenti difficili vissuti insieme in televisione, in particolare durante la conduzione di Domenica In.

Le origini del dissidio

Risale al 2003 il primo momento di attrito tra i due conduttori. Lippi descrive quella stagione televisiva come un periodo particolarmente complicato, definendo l’esperienza con Bonolis addirittura “orrenda”. Il problema principale, secondo il racconto di Lippi, risiederebbe anche nel carattere del collega.

“Paolo è un Gemelli, tende a prevaricare“, spiega Lippi, sottolineando come Bonolis abbia sempre la necessità di avere l’ultima parola. Un tratto caratteriale che ha reso difficile la convivenza professionale tra i due conduttori.

Un ricordo ingombrante

La memoria di Lippi riporta alcuni aneddoti significativi, come l’episodio con Magalli, dove persino la possibilità di presentare insieme un gioco sembrava impossibile. Eppure, paradossalmente, Bonolis gli diceva: “Sei il mio maestro“.

Un rapporto complesso, fatto di contraddizioni e tensioni sotterranee, che hanno portato Lippi a comportarsi in modo estremo: durante l’ultima puntata, si è addirittura finto malato pur di non presenziare.

Le conseguenze professionali

Le dichiarazioni di Lippi hanno avuto conseguenze pesanti sulla sua carriera televisiva. Dopo la seconda esperienza a Domenica In con Paola Perego, che lasciò anzitempo per divergenze sulla linea editoriale all’epoca curata da Lucio Presta, si è trovato a suo dire “cancellato” dal mondo televisivo. Per dieci anni, racconta, è sparito dalle scene, con divieti che gli impedivano di varcare le soglie di Rai e Mediaset.

“Non potevo entrare né a viale Mazzini né a Cologno Monzese”, ricorda Lippi. Sul suo nome pendeva un veto che sembrava invalicabile, conseguenza diretta di alcune sue scelte e/o dichiarazioni?

La reazione del mondo dello spettacolo

Non sono mancate le risposte piccate da parte del mondo dello spettacolo. Lucio Presta, all’epoca agente di Bonolis, non si è fatto attendere e sull’ex Twitter ha commentato con una frase durissima: “Ne ho conosciuto di c*i ingrati ma questo batte tutti”.

Un commento che testimonia quanto lo scontro tra Lippi e Bonolis abbia scosso gli ambienti televisivi, sollevando questioni complesse sui rapporti professionali e sui meccanismi di potere all’interno del mondo dello spettacolo.

Un confronto inaspettato

L’incontro recente in treno sembra aver rivelato un lato diverso dei rapporti tra i due. Lippi racconta di un Bonolis cordiale, che sembrava aver deposto le armi. “Nessun rancore”, conferma il conduttore, aprendo uno spiraglio a una possibile riconciliazione.

Un epilogo inaspettato per una storia che sembrava destinata a rimanere un capitolo chiuso e doloroso della televisione italiana.