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Nel 1987, prima di diventare una delle attrici più celebrate di Hollywood, Nicole Kidman era una giovane attrice australiana alle prime esperienze internazionali. Il set del film “Un’australiana a Roma” rappresentò uno dei primi capitoli della sua carriera, un momento in cui nessuno avrebbe scommesso sul suo futuro successo.

Tra i protagonisti di quella produzione c’era Massimo Ciavarro, all’epoca già un nome noto nel panorama cinematografico italiano. La sua testimonianza racconta di una Kidman diversa da come il mondo la conoscerà in seguito.

L’incontro

Ciavarro ricorda l’arrivo di questa ragazza australiana con un misto di ironia e sorpresa. “Era alta, tutta riccia, molto determinata”, racconta l’attore. La giovane Kidman dichiarava con convinzione il suo futuro obiettivo: diventare una star di Hollywood.

Le sue affermazioni vennero inizialmente prese come spacconate da parte dei colleghi. Ciavarro e il regista Sergio Martino la guardavano quasi con sufficienza, pensando che fosse solo una ragazza con sogni troppo grandi per essere realizzati.

Lo sguardo retrospettivo

A distanza di anni, Ciavarro descrive Nicole con una serie di aggettivi che oscillano tra l’apprezzamento e una leggera ironia. “Carina, simpatica, divertente, ma un po’ noiosa”, racconta durante un’intervista a Che Tempo Che Fa.

L’attore sottolinea come tra loro non ci fosse assolutamente alcun tipo di interesse romantico. All’epoca era già legato sentimentalmente a Eleonora Giorgi, e la Kidman era descritta come una ragazza “priva di appeal”.

Un’intuizione mancata

La descrizione di Ciavarro risulta oggi esilarante, considerando la carriera stellare che Nicole Kidman avrebbe poi intrapreso. All’epoca nessuno avrebbe scommesso su quella giovane attrice australiana che dichiarava con sicurezza il proprio futuro successo.

“Diceva: io arriverò, farò una grande carriera”, ricorda Ciavarro. “Io e Sergio pensavamo: guarda questa”. Un giudizio che oggi suona come una clamorosa sottovalutazione del talento della futura star.

Il dettaglio curioso

In una lettera pubblicata sul settimanale Di Più, Ciavarro ha persino ammesso di aver lasciato il suo numero alla Kidman, probabilmente con le ultime due cifre sbagliate. Un invito scherzoso a un incontro per mangiare un gelato insieme.

Un aneddoto che oggi appare quasi profetico, considerando la traiettoria fulminea della carriera di Nicole Kidman, che di lì a poco sarebbe diventata una delle attrici più ricercate e premiate di Hollywood.

Il film “Un’australiana a Roma” rappresentò quindi un momento cruciale per entrambi. Per Ciavarro era già un attore affermato, per la Kidman rappresentava l’inizio di un percorso che l’avrebbe portata a vincere Oscar e Golden Globe.

Un set dove nessuno avrebbe immaginato di trovarsi di fronte a una futura star mondiale, ma dove già si intravedevano i primi segnali del talento di Nicole Kidman.