Heidi il film nasconde una storia vera? E quale sarebbe il suo significato più profondo? Ecco i retroscena del film del 2015 sulla popolare storia di Heidi.
Tutti conoscono la storia di Heidi, la bambina che vive sulle Alpi svizzere assieme al nonno, se non per il film del 2015 almeno per la popolare serie animata giapponese degli anni Settanta. Ma da dove arriva questa storia e come ha fatto a diventare tanto celebre e amata è tutto un altro paio di maniche.
Vediamo insieme cosa c’è dietro allora dietro la vicenda che ha ispirato la pellicola di Alain Gsponer con Anuk Steffen e Bruno Ganz.
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Heidi il film: la vera storia
La storia alla base di Heidi il film viene dall’omonimo romanzo del 1880 della scrittrice svizzera Johanna Spyri, che fin da subito ha avuto un gran successo non solo in Europa ma in tutto il mondo, al punto da venire trasposto per la prima volta al cinema nel 1920 negli Stati Uniti.
Da allora, le vicende della piccola Heidi sono trasposte numerose volte in media differenti, ultima delle quali nel 2017 in una telenovela argentina. Oltre alla celebre serie animata di Isao Takahata, da cui poi è stato tratto un fumetto, Heidi ha avuto anche dei meno fortunati seguiti letterari: uno è stato scritto nel 1881 dalla stessa Spyri, mentre altri due sono opera del traduttore inglese Charles Tritten, e sono stati pubblicati a fine anni Trenta.
Ufficialmente, quindi, non c’è nessuna storia reale dietro quella del romanzo da cui è stato tratto Heidi il film. Nel 2010, però, Peter Buettner ha suggerito che la Spyri potrebbe essere stata ispirata a sua volta dalle lettura di un poco fortunato romanzo tedesco di Hermann Adam von Kamp, risalente al 1830, Adelaide: la ragazza delle Alpi.
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Heidi il film: il significato
Non si tratta solo di un romanzo di formazione al femminile, ma di un vero e proprio fenomeno culturale della sua epoca. Il romanzo di Heidi ebbe grande successo sopratutto in Germania per una serie di motivi sociali: all’epoca, la nazione si era appena unificata e stava affrontando una serie di pesanti riforme per industrializzare il paese e abbattere l’analfabetismo. Ciò aveva creato dei contrasti nella popolazione, in gran parte rimasta ancorata alla vita di campagna fatta di agricoltura e pastorizia.
Tutto il romanzo, così come le opere da esso derivate, mettono in evidenza la bontà dei valori della vita di campagna, incarnata dalla vivacità di Heidi e dal buon cuore del nonno, contro la fragilità e la sterilità della vita di città, fatta di astio e tensioni, e incarnata da Clara e dalla sua malattia, che le impedisce di camminare. Non è un caso che proprio la ragazza guarisca quasi magicamente non appena arriva sui monti.
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