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PIF, soprannome di Pierfrancesco Diliberto, si è occupato di Caro Battiato, serata evento dedicata al cantautore siciliano. Scopriamo da dove arriva il nome PIF

Conduttore, sceneggiatore, autore, regista e attore, PIF è un grande appassionato di cinema. Un amore che lo ha spinto a dedicarsi alla scrittura e alla regia. Ha debuttato come autore televisivo e dopo aver conquistato la popolarità con Le Iene, si è dedicato a progetti personali. Il primo programma è stato Il Testimone, mentre al cinema ha debuttato conquistando il David di Donatello nella categoria miglior regista esordiente.

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PIF perché si chiama così

La sua ammirazione per Franco Battiato è tale da non aver mai avuto il coraggio di parlare con l’artista. Lo ha raccontato lo stesso PIF parlando alla stampa dello speciale Caro Battiato che fa rivivere il concerto tributo dedicato a Franco Battiato nei luoghi più cari al cantautore.

Il documentario prodotto da Rai 3 in collaborazione con PIF ha catturato l’attenzione di tanti spettatori per conoscere qualche curiosità sul narratore. PIF è il soprannome di Pierfrancesco Diliberto e nasce nei tempi in cui lavorava per Le Iene. Inizialmente infatti veniva chiamato come la Iena Pierfrancesco, poi grazie a Marco Berry è nato il nome PIF. Il collega ha infatti dato questo nome a Pierfrancesco Diliberto nel corso di un viaggio di lavoro.

Un soprannome che ha portato fortuna e che a distanza di anni ha voluto conservare. Lo stesso PIF ha infatti raccontato più volte come sia legatissimo alle Iene, un luogo familiare e che gli ha permesso di esprimersi per la prima volta. “Sono nato là” ha raccontato in un’intervista di qualche anno fa quando dopo sei anni di pausa era rientrato nel famoso programma Mediaset.

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