Solo dalla pietra filosofale nasce l’Elisir di Lunga Vita che genera l’immortalità. Voldemort vuole impadronirsene, scopriamo che fine fa la pietra
La prima avventura che Harry Potter deve affrontare nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts riguarda proprio la particolare pietra che permette di creare l’Elisir di Lunga Vita e allungare la vita di chi lo beve. Il possesso della pietra porta il giovane Harry al primo scontro con Voldemort (il secondo ovviamente se si considera quello che ha sconfitto l’Oscuro Signore). Vediamo dunque cosa succede alla pietra al termine del primo film della saga.
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Harry Potter, cosa succede alla pietra filosofale
Dopo essere sceso nella botola con i suoi fidi compagni Ron e Hermione e aver superato le terribili prove sul loro cammino, Harry Potter si trova a tu per tu con colui che cerca di rubare la pietra. Convinto che si tratti di Piton, Harry rimane sorpreso quando scopre che si tratta in realtà del professor Raptor, che ospita ciò che rimane di Lord Voldemort.
Nello scontro finale Harry riesce a sopraffare Raptor e il Signore Oscuro grazie alla protezione magica lasciatagli da sua madre, impedendo dunque che la pietra venisse rubata e usata per riportare in vita Lord Voldemort. Alla fine Harry si risveglia nel letto dell’infermeria e Silente gli svela cosa è successo alla pietra: è stata distrutta, perché il suo potere era troppo pericoloso e il suo creatore, il leggendario alchimista Nicolas Flamel, ha acconsentito alla sua distruzione, mettendo quindi fine anche alla lunghissima vita sua e della moglie.
Alla fine del film quindi la pietra filosofale viene distrutta, con l’obiettivo di togliere a Voldemort uno spiraglio per tornare in vita, nonostante il mago oscuro, come ben sappiamo, troverà comunque il modo di tornare.
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