Skip to main content

Alla scoperta de il razzismo spiegato a mia figlia, libro di cui Lorena Cesarini ha letto un passaggio durante la seconda serata di Sanremo 2022

Lorena Cesarini è di origini senegalesi da parte di padre. È noto che dopo l’annuncio della sua partecipazione alla seconda serata del Festival da conduttrice è stata ricoperta di insulti razzisti. Toccante il suo monologo contro la discriminazione di razza sul palco dell’Ariston prima dell’esibizione di Giovanni Truppi. Un discorso molto sincero, più di cuore che di testa, in cui ha raccontato la sua sofferenza per le pesanti accuse.

Dopo aver parlato della sua vita, della sua famiglia e della sua storia che la portata al successo con Suburra la serie è arrivato il momento più toccante della seconda serata del festival di Sanremo 2022. L’attrice, vestita Valentino, ha deciso di omaggiare uno scrittore che è particolarmente caro e di leggere un passo del suo libro per spiegare ai più piccoli il concetto di razzismo. Scopriamo di più su qual è il libro del monologo di Lorena Cesarini al Festival  ed il perché di questa scelta.

Chi veste Lorena Cesarini: gli abiti da sogno

Libro sul razzismo scelta da Lorena Cesarini a Sanremo 2022

Il razzismo spiegato a mia figlia è il libro scelto da Lorena Cesarini per parlare di razzismo durante la seconda serata al Festival di Sanremo 2022. L’autore è il marocchino Tahar Ben Jelloun, la prima copia risale al 1998, vent’anni dopo viene tradotto in oltre 20 lingue diverse. Lorena Cesarini lo ha scelto per il suo monologo sul razzismo perché chi lo ha scritto, Jelloun appunto, rispecchia a pieno il suo stato d’animo quando riceve insulti razzisti.

Non solo, è anche la tecnica con cui è scritto, domanda e risposta, semplice e d’impatto, insieme al genere, il racconto tipico del romanzo. Quando figlia dell’autore di origini marocchine chiede al padre che cos’è il razzismo lui io lo sintetizza con un concetto molto semplice: la paura.

Gli esseri umani temono tutto ciò che è diverso da loro, pensando che possa minare il proprio habitat naturale. Ciò che colpisce è la capacità dell’essere umano di non riuscire a odiare l’uomo ricco di colore rispetto al povero. Nessuno è razzista con l’emiro che viaggia e spende il suo denaro, l’odio razziale è sempre nei confronti di chi è indigente, spesso della stessa classe sociale di chi lo insulta per il colore della pelle. Il significato della parte del libro che Lorena Cesarini ha letto sul razzismo per il suo monologo ha quindi un significato educativo.  Fin da poco piccolo bisogna comprende il pericolo che può causare la paura del diverso.

Siamo su Google News: tutte le news sullo spettacolo CLICCA QUI