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Il mondo sembra accorgersi dell’esistenza di una forte tensione geopolitica tra Russia e Ucraina soltanto quando la situazione è sul punto di degenerare e sfociare in una vera e propria guerra. Si può dire, però, che il conflitto non si sia mai fermato dal 2014 a oggi. Le azioni di Mosca, però, hanno attirato ovviamente l’attenzione mondiale, tra condanne e sanzioni annunciate. Dal punto di vista sociale siamo però impreparati e facciamo fatica nel comprendere le ragioni di tali azioni.

La visione dei seguenti film non farà di voi degli esperti in materia, sia chiaro, ma potrebbe aggiungere conoscenze sul lato umano, sociale e politico, aprendo delle piccole porte su un mondo tanto vicino e, al tempo stesso, distante da noi. (ndr il seguente articolo propone un elenco pubblicato dal sito kyivindependent.com, a firma di Oleksandra Kalinichenko).

Cyborgs, 2017

Akhtem Seitablayev è il regista di Cyborgs, pellicola del 2017 incentrata su una storia vera. Nel settembre del 2014 alcuni soldati e volontari dell’esercito ucraino si sono posti a difesa dell’aeroporto di Donetsk per ben 242 giorni. Hanno rischiato la vita per il proprio Paese, che li ha poi premiati e soprannominati “cyborg”. La pellicola volge però lo sguardo sull’aspetto umano della vicenda, più che sul conflitto in sé. La telecamera indugia su chi si è ritrovato di colpo su un campo di battaglia. Cinque volontari sono i protagonisti del film. Differenti tra loro per estrazione sociale e professione, accomunati da un futuro incerto e dalla voglia di non subire passivamente gli eventi, bensì fare la storia. Le loro discussioni e un po’ di sano black humor rendono questa pellicola imperdibile.

No Obvious Signs, 2018

La guerra non termina con un accordo. I segni nell’animo delle persone perdurano e sono spesso molto profondi. Non è facile rendersi conto d’avere delle cicatrici invisibili cui fare attenzione, almeno fino a quando gli effetti dello stress post traumatico non divampano e travolgono la quotidianità di una persona.

è il caso di Oksana, di ritorno dalla guerra e chiamata in breve tempo a scollegarsi da quel modo di fronteggiare la quotidianità. La “vita normale” pretende da lei ben altri atteggiamenti ma la nostra mente non è una lampadina da poter spegnere e accedere a piacimento. Vi sono dei tempi da rispettare e lei deve riscoprire chi è al di fuori del campo di battaglia. Una storia vera e straziante raccontata in un ottimo documentario.

Bad Roads, 2020

Natalia Vorozhbit, sceneggiatrice di Cyborgs, ha lavorato per quattro mesi alla realizzazione di questo film, presentato al Festival di Venezia. Ha intervistato numerosi soldati e civili, ottenendo cinque storie ben differenti tra loro, accomunate da un solo elemento, il territorio. Il tutto si svolge nella zona di guerra e ciò che raccontano non è altro che verità affilata come una lama.

War Note, 2021

Un film che fa della prospettiva la propria arma vincente. Roman Lyubiy porta gli spettatori sul campo di battaglia, nel cuore della zona di guerra, offrendo un montaggio di filmati privati di soldati ucraini e volontari in azione. Cosa vuol dire vivere una guerra e non studiarla sui libri? La risposta è in questo film documentario che mostra chiaramente come tutto cambi in situazioni di questo tipo. Il proprio carattere e il modo di approcciarsi al mondo e agli altri. Una condizione che può mettere a repentaglio la propria umanità.

Unavailable, 2018

Cortometraggio che ci presenta il personaggio di Lyuba, lavoratrice in uno stabilimento di confetteria a Ternopil, preoccupata per il figlio in guerra. Prova a chiamarlo ma continua a essere non raggiungibile. Inizia così un lungo viaggio in un territorio sconosciuto, mostrando alla telecamera la realtà dell’Ucraina contemporanea.

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