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Inception è una delle pellicole più famose del celebre regista Christopher Nolan. Portato al cinema nel 2010, è un film di fantascienza dal ricchissimo cast, vincitore di quattro premi Oscar. Un titolo eccezionale, ispirato in maniera palese all’anime Paprika del maestro Satoshi Kon.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Inception. Dalla trama al ricco cast, fino alla spiegazione del complesso finale, che ha lasciato più di qualche dubbio nel pubblico.

Inception, trama e cast

Dominic Cobb e il suo socio Arthur sono degli esperti di una tecnologia che consente di introdursi nella mente di altre persone, raggiungendo svariati livelli di profondità nel subconscio, lavorando per impiantare una nuova idea. Questa si fa strada e si ramifica, divenendo il fulcro delle future azioni del soggetto.

Il magnate giapponese Saito li assolda per innestare nel rivale Fisher l’idea di disgregare il suo impero economico. In cambio Dom avrà la possibilità di tornare negli Stati Uniti, da dove è fuggito perchè accusato d’aver ucciso sua moglie Mal.

Ai due si aggiungono il falsario Eames, la studentessa di architettura Arianna e l’anestesista Yusuf. Tutti dovranno calarsi nel sogno di un membro della squadra per poter agire. Il “proprietario” del sogno dovrà di volta in volta controllare la sua proiezione onirica, fino al terzo livello di sogno. I suoi soci sono però ignari che il pericolo più grande si annidi proprio nella mente di Cobb e si tratta della sua defunta consorte.

Ecco il cast di Inception:

  • Leonardo DiCaprio: Dominic “Dom” Cobb
  • Joseph Gordon-Levitt: Arthur
  • Ellen Page: Arianna
  • Ken Watanabe: Mr. Saito
  • Marion Cotillard: Mal Cobb
  • Tom Hardy: Eames
  • Dileep Rao: Yusuf
  • Cillian Murphy: Robert Michael Fischer
  • Tom Berenger: Peter Browning
  • Pete Postlethwaite: Maurice Fischer
  • Michael Caine: Miles
  • Lukas Haas: Nash

Inception spiegazione finale

La domanda che tutti si pongono è se il personaggio di Leonardo DiCaprio sia rimasto intrapolato all’interno del limbo. Qual è il suo destino. Lo vediamo in aeroporto, finalmente di ritorno negli Stati Uniti. C’è suo suocerlo ad attenderlo e quando rientra in casa sua fa subito girare la trottola. L’oggetto è la sua ancora per il mondo reale. Vede però i suoi bambini e si dimentica dell’oggetto, correndo da loro ad abbracciarlo. L’ultima inquadratura è proprio per la trottola, che continua a roteare senza cadere. Cobb sta ancora sognando?

Michael Caine si è posto la stessa domanda e ha chiesto spiegazioni a Nolan. Il regista gli ha risposto che ogni volta lui era in scena, era la realtà. In sua assenza si tratta di un sogno. Una spiegazione semplice per un film altamente complesso. Il suo personaggio è in scena in quest’ultima parte, il che lascia intendere sia un lieto fine per Cobb. Altro elemento che fa propendere per questa spiegazione è il fatto che venga mostrato chiaramente come lui arrivi a casa, passando dall’aeroporto al tragitto. Si dice nel film che chi sogna non ha chiari gli spostamenti che compie da un luogo all’altro. Non è questo il caso.

Per altri la prova che si tratti di un sogno è data dagli abiti dei bambini, identici alla prima volta che li abbiamo visti nei ricordi di Cobb. In realtà i vestiti, se confrontati, sono leggermente differenti. Chiaro come Nolan abbia fatto di tutto per confondere le acque.

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