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Chernobyl è una miniserie HBO del 2019 creata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck. Vanta un ricco cast e racconta la storia del disastro di Chernobyl, seguendo con attenzione gli uomini e le donne sacrificatisi per salvare l’Europa da un disastro nucleare.

Un resoconto eccellente e quasi totalmente basato su fatti raccolti dalla scrittrice Premio Nobel Svjatlana Aleksievic nel suo libro Preghiera per Cernobyl. Scopriamo come finisce l’acclamata miniserie. Ecco il riassunto delle ultime due puntate.

Chernobyl, riassunto puntata 4

Sono in corso le operazioni di decontaminazione. I residenti intanto vengono evacuati, mentre Pavel e Bachno, un civile e un veterano della guerra sovietico-afgana, pattugliano l’area per eliminare animali abbandonati, ormai contaminati.

Il comandante dei liquidatori di Chernobyl, il generale Tarakanov, sfrutta i rover per ripulire il tetto dell’impianto in fiamme. È costretto a inviare 3.828 persone per liberarlo a mano dai blocchi di boro e grafite, data la rottura del robot della Germania Ovest. Tali soggetti vengono esposti a dosi massicce di radiazioni.

Khomyuk indaga intanto sugli archivi di Mosca e si confronta con Djatlov, a conoscenza del fatto che il governo non sia interessato alla verità. Shcherbina e Legasov si allontanano dalle cimici del KGB e gli spiegano che dovranno testimoniare come esperti nel processo contro Fomin, Brykhanov e Djatlov. Gli spiegano inoltre come Legasov prenderà parte alla riunione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, nel corso della quale svelerà l’accaduto di Chernobyl.

Khomyuk rivela loro di un incidente simile avvenuto nel 1975 a Leningrado, censurato dal KGB. Inoltre Lyudmilla ha partorito una bambina, morta quattro ore dopo a causa delle radiazioni. Sollecita Legasov a dire la verità all’IAEA, mentre Shcherbina vorrebbe evitare alcuni fatti.

Chernobyl, riassunto puntata 5

Legasov propone una testimonianza in parte falsa a Vienna e Djatlov, Bryukhanov e Fomin vengono processati a Chernobyl, ormai abbandonata. Shcherbina è chiamato a testimoniare e spiega il funzionamento di una centrale nucleare. Khomyuk e Legasov ricostruiscono invece i fatti che hanno condotto all’incidente.

A causa di un ritardo di dieci ore nel test di sicurezza e all’impazienza di Djatlov nel completarlo, il reattore si è bloccato, subendo un picco di potenza. Attivato lo spegnimento di emergenza, un difetto di progettazione delle barre di controllo ha poi spinto la potenza a 10 volte il limite del reattore, poi esploso.

Legasov ammette d’aver mentito a Vienna e svela le informazioni soppresse sulla centrale di Leningrado. In seguito il KGB gli comunica come la sua testimonianza verrà stralciata dai verbali del processo, lui non lavorerà mai più e nessun merito gli verrà riconosciuto per la gestione del disastro.

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