La Bohème arriva su Rai 3 in un film-opera diretto da Mario Martone, un progetto innovativo e sperimentale tra i più interessanti del momento.
Terza avventura tra cinema, televisione e teatro per Mario Martone, acclamato regista campano (Noi credevamo, Il giovane favoloso), che porta in scena La Bohème di Giacomo Puccini in una veste del tutto nuova.
L’appuntamento è fissato per le 21.20 su Rai 3, questa sera venerdì 8 aprile 2022, per un prodotto realizzato in collaborazione da Rai Cultura e dal Teatro dell’Opera di Roma.
La Boheme: la trama dell’opera
La trama segue ovviamente l’opera realizzata nel 1896 da Giacomo Puccini, ed è quindi ambientata a Parigi alla vigilia di Natale del 1830. In una soffitta vivono due giovani artisti, il pittore Marcello e il poeta Rodolfo, ma mentre il primo decide di seguire alcuni amici al Caffé Momus il secondo resta a casa a lavorare, e fa così la conoscenza della bella vicina di casa, Mimì.
Lei e Rodolfo si innamorano e iniziano una relazione, mentre Marcello riallaccia i rapporti con la vecchia fiamma Musetta. Le due coppie finiscono per condividere quindi lo spazio nella soffitta, dove però presto nasceranno delle frizioni, in particolare tra Marcello e Musetta, mentre Mimì si ammala gravemente di tisi.
La storia si risolve con una riappacificazione generale, con i quattro amici che si ritrovano nuovamente a vivere in armonia tutti assieme. Ma le condizioni di Mimì sono sempre peggiori, e la ragazza alla fine morirà, gettando il povero Rodolfo nella disperazione.
La Boheme di Martone: il cast
Jonathan Tetelman – Rodolfo
Federica Lombardi – Mimì
Valentina Naforniţă – Musetta
Davide Luciano – Marcello
Roberto Lorenzi – Schaunard
Giorgi Manoshvili – Colline
Armando Ariostini – Benoît
Bruno Lazzaretti – Alcindoro
Giordano Massaro – venditore ambulante
Vinicio Cecere – Parpignol
Daniele Massimi – doganiere
Alessandro Fabbri – sergente dei doganieri
La Boheme di Martone: curiosità
La Bohème di Puccini nasce in realtà come un gioco tra lui e l’amico Ruggero Leoncavallo, che si sfidarono a scrivere entrambi un’opera dalla stessa fonte, per vedere chi avrebbe avuto più successo. Oggi possiamo dire con ragionevole certezza che Puccini vinse la sfida.
La fonte a cui entrambi i due autori di erano rifatti è il romanzo del 1851 Scene della vita di Bohème, scritto dal francese Henri Murger, che raccoglieva una serie di racconti con protagonisti i giovani e scapestrati artisti (i cosiddetti bohemiens) che vivevano nel Quartiere latino di Parigi negli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento.
Per la sua versione, Mario Martone si è però rifatto a uno stile e un’interpretazione più moderni, che traggono ispirazione dalla Nouvelle Vague, una rivoluzionaria corrente cinematografica francese sorta negli anni Cinquanta del Novecento grazie a registi come François Truffaut e Jean-Luc Godard.
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