All’età di 87 anni, è venuta a mancare Letizia Battaglia, la celebre fotoreporter che ha testimoniato i delitti di mafia.
Si è spenta all’età di 87 Letizia Battaglia, la “fotografa contro la mafia” come veniva spesso soprannominata e amava definirsi. La donna da tempo era in precario stato di salute e la sua vita è terminata la sera di mercoledì 13 aprile. Vediamo dunque chi era e ripercorriamo il suo impegno contro la mafia.
Chi era Letizia Battaglia
La carriera di Letizia Battaglia ha inizio verso la fine degli anni ’60, quando diventa la prima donna fotografa a lavorare per un giornale italiano, L’Ora di Palermo. Dopo alcuni anni a Milano, la donna fece ritorno in Sicilia, dove fonda l’agenzia Informazione Fotografica e inizia ad impegnarsi nel testimoniare con le sue fotografie i delitti di mafia.
Con le sue immagini ha raccontato la vita di Palermo in anni difficili, tra gli anni di piombo e il giogo della mafia. Il suo successo è stato enorme, le sue esposizioni fotografiche hanno conquistato tutto il mondo, tanto da portarla a diventare la prima donna europea a vincere il premio americano Eugene Smith nel 1985.
Tra le sue foto più famose c’è quella che ritrae l’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che stringe il cadavere del fratello Piersanti, allora presidente della Regione Sicilia, ucciso appunto dalla mafia. L’impegno in tal senso di Letizia durò fino al 1992, fino alla tragica morte del magistrato Giovanni Falcone che l’ha portata alla decisione di smettere di documentare gli eventi legati alla mafia.
Oltre all’impegno come fotografa, Letizia si occupò anche di politica, ovviamente nella sua Palermo, dove fu assessora tra il 1985 e il 1990 con la giunta Orlando. Per la sua morte, il sindaco di Palermo ha deciso di allestire una camera ardente a partire dalle ore 12 di giovedì 14 aprile presso l’atrio di Palazzo delle Aquile.
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