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Netflix perde abbonati e si prepara a una guerra contro gli account condivisi. Ecco come cambieranno le cose per gli utenti.

È raro che Netflix decida di condividere i propri numeri aziendali, che si tratti di cifre relative allo streaming o ai propri abbonati. Il fatto che abbia scelto di rendere pubblico questo dato lascia dunque pensare a un cambio di marcia in vista. Netflix perde abbonati e sa bene il motivo. Le conseguenze? Quelle le pagheremo tutti noi.

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Netflix perde abbonati

Nell’ultimo trimestre Netflix ha perso 200mila abbonati su scala mondiale (a fronte di un incremento previsto di 2.5 milioni). Una ferita che pare continuerà a sanguinare. La piattaforma streaming, che globalmente ha di recente aumentato i propri prezzi, prevede una perdita per il trimestre successivo di altri 2 milioni di abbonati.

Quali sono le cause? La crescente concorrenza rappresenta di certo un duro colpo per l’azienda. Da Disney+ a Prime Video, fino ad Apple Plus e, in alcune zone del mondo, HBO Max, le produzioni per il piccolo schermo fioriscono in ogni dove e la loro qualità è sempre più alta. Poco da fare su questo fronte, ovviamente, a differenza dell’altro problema individuato: la condivisione degli account.

Netflix, così come tutte le altre piattaforme streaming, è pensata per uso singolo o al massimo famigliare. Condividere la propria password, così da dividere account e spese con amici o perfetti sconosciuti (esistono servizi appositi online), va contro l’accordo stipulato. Di recente alcuni utenti si sono visti recapitare e-mail che sembravano uscire dall’ufficio legale di Disney, proprio in merito a tale questione. Per il momento, invece, nessuna notizia da Prime Video e Apple Plus.

Account condiviso su Netflix

Se è vero che Netflix perde abbonati, occorre anche sottolineare come ne conti ancora 221.6 milioni in tutti il mondo, paganti. Si può dire senza timore d’essere smentiti, che la piattaforma streaming rappresenti il passaggio successivo alla TV generalista. Abbonarsi alla grande N è il primo step per tutti quelli che intendono avvicinarsi al mondo dell’intrattenimento digitale, di qualsiasi età. Una verità che non viene scossa da questo evento. È certo, però, che vi saranno delle conseguenze.

Si stima come il servizio streaming venga condiviso in oltre 100 milioni di case. Di questi, un’enorme fetta si trova negli Stati Uniti e in Canada: 30 milioni. Da sottolineare, inoltre, come lo stop alle trasmissioni in Russia abbia comportato la perdita di 700mila abbonati. C’è da aspettarsi una dura lotta alla condivisione degli account, con controlli serrati sugli IP. Cosa vuol dire tutto ciò? Il proprio account è a rischio? Ciò che accadrà, probabilmente, sarà il blocco dell’uso in contemporanea in abitazioni differenti. Si può infatti identificare la rete utilizzata e se due o più utenti ne sfruttano differenti per accedere allo stesso account, su uno degli schermi apparirà un messaggio di blocco.

Tutto questo non ha comportato cali nel fatturato, con un aumento anzi del 10% e 7.87 miliardi di dollari incassati. Le previsioni degli analisti erano però più rosee e l’ammanco, odierno e futuro, dovrà essere recuperato.

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