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Come finisce La isla minima? Ecco chi è il colpevole dell’avvincente thriller spagnolo diretto nel 2014 da Alberto Rodriguez Librero.

Due ragazze scompaiono da un villaggio dell’Andalusia nel 1980, facendo temere nell’esistenza di un serial killer: da Madrid vengono mandati a indagare due ispettori molto diversi tra loro, ma decisi a scoprire la verità.

È questa la trama di La isla minima, grande successo del cinema spagnolo del 2014, interpretato da Raul Arevalo (Gli amanti passeggeri, Dolor y gloria) e Javier Gutierrez (Crimen perfecto, Assassin’s Creed), per la regia di Alberto Rodriguez Librero. Il film ha vinto ben 10 premi Goya, gli Oscar spangoli.

La isla minima: chi è il colpevole

La svolta nelle indagini arriva quando i due ispettori ricevono la confessione di Marina, attuale fidanzata di Quini, che aveva avuto delle relazioni anche con tutte le vittime: la ragazza racconta di essere stata legata e violentata dal compagno e da un altro uomo, che le ha scattato delle foto per ricattarla.

Le ragazze scomparse sono tutte accomunate dal fatto che avevano cercato di lasciare il villaggio per farsi una vita altrove: tutte erano in possesso dello stesso volantino per un lavoro lontano da lì, che era stato fornito loro da un uomo chiamato Sebastian, che ai tempo lavorava in un hotel di Malaga.

Juan e Pedro scoprono che Sebastian è oggi il proprietario della tenuta in cui Marina è stata violentata, e che è d’accordo con Quini per rapire giovanni donne, stuprarle, fotografarle e infine ucciderle. I due poliziotti lo rintracciano, e Juan lo uccide a coltellate; nel bagagliaio dell’auto di Sebastian viene ritrovata Marina legata, ma ancora in vita.