La scorta è un film thriller diretto da Rocky Tognazzi nel 1993, con Claudio Amendola, Enrico Lo Verso e Ricky Memphis. Ecco come finisce.
Un magistrato viene trasferito da Varese a Trapani per sostituire un collega assassinato, e conosce così la sua scorta, composta da giovani poliziotti costretti a lavorare con pochissime risorse. Il magistrato riprende le indagini del suo predecessore sulle infiltrazioni mafiose negli appalti in città, attirandosi molte antipatie pericolose.
Un piccolo cult, La scorta di Ricky Tognazzi, vincitore di 5 David di Donatello nel 1993, in un clima sociale molto particolare che sgeuiva gli attentati di Cosa Nostra. Ecco come va a finire il film.
La scorta: il finale del film
Dopo le iniziali diffidenze, tra gli uomini della scorta e il giudice De Francesco si instaura un solido legame, che consente a quest’ultimo di portare avanti al meglio la sua inchiesta, nonostante le pressioni da parte della mafia, che cerca di uccidere la figlia del magistrato e arriva anche a eliminare il deputato Bonura. A riprova del forte legame creatosi tra i carabinieri e De Francesco, Fabio arriva a rinunciare al trasferimento a cui ambiva da tempo per stare accanto al giudice.
Quando però sembra possibile riuscire a mettere le mani sui mafiosi su cui sta indagando, De Francesco viene trasferito d’urgenza a causa di false accuse, dopo una provvidenziale denuncia del procuratore capo Caruso. Quest’ultimo, però, scopre che anche De Francesco lo ha a sua volta denunciato, e davanti al rischio di un processo che farà emergere i suoi legami con la malavita, Caruso sceglie il prepensionamento. De Francesco alla fine saluta gli uomini della scorta, e riparte per tornare al Nord.