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Brandon Lee è un’icona grazie a Il Corvo non solo per la sua interpretazione ma anche per la sua morte sul set. Cos’è successo e in quale scena

La carriera di Brandon Lee è inscindibile da Il Corvo, il film del 1994 diretto da Alex Proyas a cui deve la sua fama, ma che è anche quello che gli è costato la vita. Il figlio di Bruce Lee, infatti, morì in un incidente sul set a soli 28 anni, e questo – unito anche alla prematura morte del genitore – creò un alone di fascino macabro attorno alla pellicola, alimentandone il successo.

Circostanze che hanno fatto fiorire anche molte leggende e mistificazioni che poco o nulla hanno a che vedere con i fatti realmente accaduti, per cui ora proviamo a diradare un po’ la nebbia attorno alla tragica fine dell’attore americano, per andare a scoprire cosa successe davvero sul set quel 31 marzo 1993 in Nord Carolina.

Brandon Lee: com’è morto e in che scena de Il Corvo

La tragica morte di Brandon Lee è avvenuta mentre si girava la scena in cui, per pura coincidenza, anche il suo personaggio ne Il Corvo, Eric Draven, veniva ucciso. Michael Massee (l’interprete di Funboy) aveva in mano una pistola con cui il suo personaggio doveva sparare a quello di Lee, ma ovviamente l’arma non avrebbe dovuto essere caricata con proiettili letali.

Le circostanze della scena da girare erano particolari: il regista Alex Proyas voleva riprendere un primo piano del caricatore e perciò era necessario che si vedesse il bossolo espulso dall’arma. Per realizzare questa scena, il personale tecnico della produzione aveva deciso di svuotare una ventina di proiettili (per averne di più a disposizione, se la scena fosse dovuta essere ripetuta varie volte) della polvere da sparo e dell’innesco, per renderli inerti.

Si sarebbe potuto comprare proiettili già pronti, ma i tecnici pensarono di provvedere all’operazione loro stessi, solo che nello svuotarli ne dimenticarono uno. La scena venne girata senza problemi, ma succesivamente il caricatore della pistola non venne scaricato, e quando il grilletto della pistola fu successivamente premuto, l’innesco rimasto spinse comunque l’ogiva fino a metà canna, inceppando l’arma.

La pistola venne caricata con proiettili a salve (prive, cioè, di ogiva, che emetto il suo di uno sparo senza sparare alcun proiettile) e nuovamente usata per la scena in cui Massee doveva sparare a Brandon Lee, che stava proprio davanti a lui. Successe che le munizioni a salve riuscirono a spingere l’ogiva precedentemente inceppata, che quindi venne effettivamente sparata, colpendo Lee allo stomaco. L’attore morì poche ore dopo all’ospedale di Wilmington.

La scena incriminata si trova all’inizio de Il Corvo, quando Eric Draven torna a casa dopo la resurrezione e ha un flashback del suo omicidio. Dato che si tratta di una delle poche scene in cui Brandon Lee recita senza make-up, era stata lasciata alla fine, quando l’attore aveva praticamente terminato le riprese (che avevano solo altri tre giorni in previsione) e non aveva più battute da recitare. Ecco perché, nonostante la scena in cui è morto Lee sia posta all’inizio del film, non ci sia stato bisogno di sostituirlo per completare il resto della pellicola.

Ovviamente, della scena furono fatte più riprese, e solo l’ultima fu quella fatale. Per questo motivo, vedendo Il Corvo la scena in cui è avvenuta la morte di Brandon Lee non è veramente quella in cui è morto, ma una di quelle girate in precedenza.

Brandon Lee: com’è morto suo padre Bruce Lee

La morte di Brandon Lee fece scalpore anche perché pure suo padre, l’attore e artista marziale Bruce Lee, era morto giovane per un incidente, che già ai suoi tempi aveva alimentato strane leggende. Il fatto avvenne a Hong Kong il 20 luglio 1973, quando Bruce Lee aveva appena 33 anni (e Brandon Lee 7).

Lee si era recato a casa della collega Betty Ting Pei, con la quale avrebbe dovuto raggiungere di lì a breve il produttore Raymond Chow a un ristorante, quando avvertì una forte emicrania. Ting Pei gli diede una pastiglia di Equagesic, un medicale che contiene sia aspirina che meprobamato, dopo di che Lee si andò a sdraiare, senza più svegliarsi.

L’autopsia stabilì che la morte di Bruce Lee fu dovuta a una reazione allergica al meprobamato, ma che un fattore decisivo fu anche il ritardo con Ting Pei chiamò l’ambulanza, rivolgendosi prima a Chow w e poi al proprio medico di base. È anche vero, però, che due mesi prima l’attore era stato molto male, e gli era stato trovato un grosso edema cerebrale, e solo la pronta somministrazione di mannitolo gli aveva salvato la vita.