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Manuela Arcuri a Chi racconta i dettagli del suo matrimonio. Suo marito Giovanni Di Gianfrancesco si è presentato in ritardo nel giorno più importante.

Il nervosimo ha la meglio su tutti quando si tratta di matrimoni. La sposa e lo sposo riescono a tirare un sospiro di sollievo, liberandosi dalla tensione, soltanto dopo la proclamazione che li dichiara marito e moglie. Il resto è una grande festa, ma tutto ciò che avviene prima è avvolto dall’ansia che qualcosa possa andare storto. Ciò è accaduto anche al matrimonio di Manuela Arcuri, che ha raccontato lati belli e “brutti”, per così dire, con il ritardo del marito alle nozze.

Matrimonio Manuela Arcuri: marito in ritardo

Manuela Arcuri ha sempre sognato di sposarsi come se fosse la principessa di una favola. Un’immagine dolce e giovanile che rispecchia però esattamente quanto accaduto con il suo Giovanni Di Gianfrancesco, con il quale è fidanzata da ormai 12 anni. La coppia ha anche uno splendido bambino, che ha preso parte attivamente alla cerimonia.

Intervistata da Chi, l’attrice ha parlato dei dettagli del suo matrimonio, dalla prima notte di nozze alla scelta della location del Castello degli Odescalchi sul Lago di Bracciano. Un luogo splendido, scelto in passato da Eros Ramazzoti e Michelle Hunziker, così come Tom Cruise e Katie Holmes. Fare questi nomi porta a pensare ai loro divorzi: “Lo so che sono coppie separate ma qui si sono sposati in tantissimi che ancora resistono. Abbiamo poi aspettato così tanto. Ormai il periodo di prova tra noi è abbondantemente superato”.

Trucco, capelli e abito. La preparazione è avvenuta all’interno del castello, come una vera principessa. Tutti a chiederle se fosse nervosa ma lei teneva duro. Alle 16 però ha indossato l’abito e atteso che il futuro marito entrasse in chiesa. Di Giovanni Di Gianfrancesco però nemmeno l’ombra. C’è chi la prendeva in giro, dicendole come ci avesse ripensato.

“Ho aspettato per il velo, visto che faceva caldissimo. Dovevo passare da una scorciatoia, ma l’autista di Giovanni, a bordo di una bellissima Rolls Royce, aveva capito male ed era andato a Castel Gandolfo, a 40 minuti di distanza. In quella lunga attesa ho iniziato a sentire l’ansia”. Lo sposo è poi arrivato, ma alle 17.30. Una storia da raccontare, con Manuela Arcuri agitata ma che, dopo un bel sospiro e trattenendo le lacrime, ha attraversato la navata, sulle note di The prayer cantata da Annalisa Minetti: “Quando poi è arrivato Mattia con le fedi, sulle note di Hallelujah di Leonard Cohen, ci siamo entrambi sciolti in lacrime”.