The Water Diviner è un film drammatico del 2014 con protagonista Russell Crowe, che propone una dolorosa storia vera.
The Water Diviner non è di certo uno dei film più famosi di Russell Crowe ma la performance che l’attore premio Oscar regala in questo suo primo lavoro da regista è davvero ottima. Nell’anno in cui si parla di lui soprattutto per Noah di Darrn Aronofsky, l’attore neozelandese regala a pubblico e critica l’adattamento di un dramma realmente accaduto.
The Water Diviner trama
Il film è ambientato quattro anni dopo la battaglia di Gallipoli, in Turchia, avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale. È il 1919 e da un anno il conflitto globale si è concluso. Le ferite sanguinano ancora e in tantissimi non hanno mai fatto ritorno a casa.
Nella campagna australiana l’agricoltore rabdomante Joshua Connor non riesce ad accettare il fatto che dei suoi tre figli maschi non resti altro che un diario personale, qualche lettera e alcune foto. Decide così di cimentarsi in un viaggio della speranza, o della disperazione, allontanandosi da casa di ben 9mila miglia per ritrovare i cadaveri dei suoi ragazzi, così da rendere loro omaggio nella terra cui appartengono.
The Water Diviner storia vera
Il film è tratto dal romanzo omonimo, The Water Diviner, dei coniugi Andrew Anastasios e Meghan Wilson-Anastasios. I due hanno deciso di raccontare una storia reale, quella di tante persone che vengono tutte racchiuse nel film dal personaggio di Joshua Connor.
L’archeologo, scrittore e accademico Andrew Anastasios stava effettuando delle ricerche sulla battaglia di Gallipoli, scoprendo una frase contenuta nella lettera del tenente colonnello Cyril Hughes. Questi stava recuperando i morti dopo la guerra: “Un vecchio signore è riuscito ad arrivare qui dall’Australia, cercando la tomba di suo figlio”.
Deciso ad andare a fondo alla vicenda, affiancato da Andrew Knight, co-sceneggiatore del film. I due hanno studiato i fatti di Gallipoli per 1 anno circa, recandosi sul posto e nei dintorni, provando a identificare l’uomo, così da scoprire la sua storia. Una ricerca infruttuosa. Hanno allora deciso di raccontare una storia che potesse racchiuderle tutte, quella di un uomo alla disperata ricerca del figlio per donargli una sepoltura dignitosa.
Fatti, dati e citazioni che sono divenuti un vero e proprio romanzo grazie all’intervento della dottoressa, scrittrice e docente, Meaghan Anastasios. Ad aiutarli enormemente sono stati i diari bellici dei soldati in prima linea. Non esistevano distinzioni per i tre. Nessun nemico ma solo uomini contrapposti in trincea, con esperienze orribili e simili che li hanno uccisi o stravolti per sempre.