La storia dell’anello di fidanzamento della Regina Elisabetta merita d’essere raccontata. Tante le curiosità e di seguito potrete trovarle tutte.
L’anello di fidanzamento della Regina Elisabetta, regalatole dal Principe Filippo, non sarà al suo dito durante la sepoltura. È stato già deciso a chi verrà donato, come da volere della sovrana. Abbiamo dedicato un approfondimento sui gioielli della regina, specificando quale sarà il loro destino.
La realizzazione del gioiello che la Regina Elisabetta indossava con orgoglio e amore era stato frutto di un vero e proprio lavoro di famiglia. Una sorta di tradizione, considerando come Harry abbia disegnato quello offerto a Meghan Markle e William abbia invece donato alla sua Kate l’anello di fidanzamento di Lady Diana. Differenti membri della famiglia reale vi avevano partecipato, il che rende la vicenda splendidamente datata. È infatti difficile pensare a una cosa del genere oggi, ma soprattutto trasforma l’anello in un pezzo unico. L’obiettivo del Principe Filippo era quello di offrire alla sua amata una dichiarazione d’amore che fosse il più personale possibile. Un’ostentazione del proprio patrimonio e rango non avrebbe di certo avuto lo stesso effetto.
I diamanti presenti sull’anello di fidanzamento furono tratti da un diadema della madre di Filippo, la Principessa Andrea di Grecia. Il processo di creazione vide anche la partecipazione dello zio, il Conte Mountbatten. Questi amava disegnare gioielli per la moglie Edwina. Ha dunque partecipato all’ideazione, così come lo stesso Filippo. Consigliato dall’uomo, si recò presso il gioielliere londinese Philip Antrobus. Dopo una lunga consultazione riuscirono a trovare la giusta forma. Come detto, un oggetto personale. Non sorprende dunque che la pietra centrale scelta non fosse gigantesca, almeno per la futura Regina d’Inghilterra. Un diamante rotondo da 3 carati. Il tutto affiancato da diamanti più piccoli e incastonati nel platino.
La storia però prosegue. L’8 luglio 1947 fu il giorno della proposta di matrimonio. Quando però lui chiese la mano della sua Elisabetta, l’anello risultò troppo grande per starle al dito. Un po’ di panico iniziale ma in breve svanito. Considerando da chi provenisse la richiesta, l’anello fu ridimensionato in meno di due giorni. In questo modo Elisabetta poté indossarlo alla festa in giardino di Buckingham Palace, dove venne annunciato al mondo il loro fidanzamento. Il prezzo non è noto ma è stata effettuata una stima in passato. Secondo Daniel O’Farrell, fondatore di DC Jewellery, l’anello ha un valore milionario, che aumenta enormemente grazie al suo valore storico, considerando la provenienza regale dei diamanti e, dopo il fidanzamento, su quale mano sia stato poggiato per tutto questo tempo.
Anello di fidanzamento Lady Diana
Tanto si è detto e scritto sull’anello di fidanzamento di Lady Diana. Il gioiello offertole dall’allora Principe Carlo per chiedere la sua mano vantava uno zaffiro ovale di Ceylon da 12 carati, così come ben 14 diamanti tondi incastonati in oro bianco da 18 carati. Pagato al tempo 60mila dollari, si stima il suo valore superi oggi i 500mila, aumentato enormemente dopo essere stato indossato dall’amatissima Principessa.
Come da tradizione, è stato tramandato di generazione ed è finito sul dito di Kate Middleton. Era uno degli oggetti che i suoi figli chiesero di poter conservare dopo la sua prematura morte nel 1997. A richiederlo però fu Harry e non William. Quell’anello sarebbe dovuto finire, dunque, sul dito di Meghan Markle. Lo riporta una fonte vicina alla famiglia reale, l’ex maggiordomo di Diana, intervenuto nel documentario The Diana Story. Il suo nome è Paul Burrell. A suo dire William avrebbe chiesto di custodire l’orologio Cartier della madre, che aveva ricevuto in regalo per il 21esimo compleanno da nonno Spencer. Harry voleva invece l’anello, ricordo di quando sentiva dolore da bambino nello stringere la mano della madre.
Si può dire che la proposta di matrimonio di Carlo non trasudasse amore da ogni poro. Conosciamo infatti la sua complessa storia con Camilla. Fu proprio Diana a raccontare l’imbarazzante momento. Il tutto registrato su vecchie cassette consegnate allo scrittore Andrew Morton, che le trasformò nel libro Diana: Her True Story: “Carlo mi chiese ‘Vuoi sposarmi?’, e io scoppiai a ridere. Pensai fosse uno scherzo e poi gli dissi ‘Ok’”. A quel punto Carlo le disse, prima di scappare senza neanche abbracciarla: “Ti amo così tanto, qualunque cosa significhi la parola amore”. Alcune fonti vicine riportarono che in seguito chiamò la madre: “Mi hai detto di trovare qualcuna da sposare, eccola”. Lui volle che Diana scegliesse l’anello che preferiva. Lei optò per l’ormai famoso modello dal catalogo di Garrard. Le ricordava l’anello di sua madre.