Davide Rebellin morto oggi a 51 anni in un incidente aveva una moglie Francoise Antonini e un altro matrimonio alle spalle
Tragedia nel mondo dello sport: è morto Davide Rebellin, che lascia la moglie Fanfan Antonini. La causa della morte del campione di ciclismo è atroce, è venuto a mancare dopo essere stato investito da un camion mentre si allenava in bici. Aveva 51 anni Rebellin e ha detto addio troppo presto a Francoise Antonini, nota anche come Fanfan, con cui si era sposato nel 2014. Il ciclista morto oggi è la seconda moglie stavano insieme, quindi, da 8 anni, ma ora il loro matrimonio è stato interrotto dal tragico incidente che ha spezzato la vita al campione. Per il resto, non si conoscono moltissimi dettagli sulla vita privata di Davide Rebellin e Fanfan Antonini. Nemmeno dai social sono reperibili moltissime informazioni, sul suo profilo Instagram la vedova del ciclista scomparso prematuramente si definisce amante degli animali e della natura. Infatti la donna pubblica soprattutto foto legate a queste tematiche, mostrando un grande amore soprattutto per i gatti, veri protagonisti del profilo social della moglie di Davide Rebellin.
Francoise di origini francesi è la seconda moglie del fu campione, che in precedenza è stato sposato con Selina Martinello, con cui il ciclista ha divorziato da parecchi anni. Non sono disponibili molte informazioni nemmeno sulla prima moglie, il suo nome era balzato agli onori delle cronache quando Davide Rebellin era stato indagato per presunti problemi con il fisco e nel mirino è finita anche l’ex Martinello, dal momento che era la sua manager, ma a parte ciò, non si sa granché di lei. Probabilmente, il loro matrimonio è finito a cavallo del primo decennio di questo secolo, poi come abbiamo detto nel 2014 il ciclista si è risposato con Francoise Antonini nel 2014 nella splendida cornice di Monaco.
Davide Rebellin vita privata
Sono poche, dunque, le notizie sulla vita privata di Davide Rebellin, che non sembra avere figli o comunque, se anche li avesse, è un’informazione non nota. Conosciamo bene, invece, il grande amore che Davide nutriva per suo padre Gedeone, il tifoso numero uno del figlio, il fautore della sua passione e della sua carriera nel ciclismo. Gedeone Rebellin gestiva un’alimentari quando era in vita, ma aveva una passione sfrenata per il ciclismo e allenava una squadra amatoriale. Così il padre ha introdotto il figlio alla bicicletta, facendolo correre già all’età di 8 anni. Il padre di Davide Rebellin è venuto a mancare di recente, nel luglio di questo 2022 che purtroppo ha messo la parola fine anche alla vita del campione del ciclismo.
Tra i momenti più difficili della vita di Davide c’è stata sicuramente l’ingiusta squalifica per doping, per cui l’ex ciclista ha dovuto combattere una vera e propria battaglia. L’incubo inizia nel 2009, quando Rebellin viene trovato positivo a un farmaco di nome CERA e per questo motivo il comitato olimpico gli revoca l’argento olimpico. Davide inizia così la sua battaglia legale, che termina solo 7 anni dopo, quando nell’aprile 2015 finalmente il ciclista viene assolto per insussistenza del fatto. A coronamento di questa vittoria, Rebellin ha affidato le sue parole a una lunga lettera pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, esultando per la sua vittoria per l’assoluzione sia dall’accusa di doping che di evasione fiscale che era sopraggiunta poco dopo. Proprio qualche settimana fa, Davide Rebellin aveva terminato la sua carriera agonistica, con gli ultimi chilometri percorsi nella Veneto Classic. Non è riuscito però a godersi il meritato riposo dopo una carriera di successi e fatica a causa del drammatico incidente che gli è costato la vita.