Harry e Meghan è il documentario Netflix che fa tremare la Famiglia Reale inglese: le rivelazioni della prima parte in streaming
Giovedì 8 dicembre, alle ore 9.00 del mattino, il documentario Netflix Harry e Meghan è stato lanciato in streaming, almeno la prima parte dell’intero progetto con rivelazioni scottanti. La Famiglia Reale inglese trema per le dichiarazioni dei Duchi di Sussex e prepara una risposta, mentre i sudditi e in generale gli appassionati della Corona dei Windsor temono una nuova frattura insanabile, proprio nel periodo in cui si vociferava di un avvicinamento tra Harry e William, grazie all’intervento di Kate Middleton e Meghan Markle. Contatti dopo la morte della Regina Elisabetta II e dopo che fosse registrato il documentario Netflix sul rosso principe ribelle, ma non diffuso. Ciò che ha stupito alcuni, dopo aver visto la prima puntata del documentario su Harry e Meghan dei tre episodi a disposizione della prima parte, è la piega presa dal loro racconto. Lo sguardo dei Duchi di Sussex è stato puntato in maniera netta in direzione della stampa. Il mondo dei tabloid, soprattutto britannici, è molesto e spietato. L’analisi della morte della Principessa Diana, compianta madre di Harry, viene proposta in una maniera che non lascia dubbi: l’aggressione subita dai paparazzi dalla Spencer, per anni, l’ha spinta alla morte. Era stata lanciata una caccia agli scatti più intimi e sorprendenti, il che ha sporcato di sangue le mani tanto dei paparazzi quanto degli editori. Queste le parole del fratello di Diana, all’alba dei suoi funerali.
Il principe Harry ha sofferto enormemente questa condizione. Una sorta di animale allo zoo. Ricorda la presenza ossessiva dei paparazzi fin da quando era un bambino. A casa come in vacanza, non vi era sosta. La regola d’oro era di non reagire, evitando di dar loro corda e quindi qualcosa da pubblicare. Dopo la morte di sua madre Diana, ha spiegato, si è trovato spaccato in due. Da una parte Harry era un bambino che voleva piangere per il lutto subito. Dall’altra era un giovane reale con lo sguardo del mondo puntato contro. Tutti lo hanno avvolto nel loro abbraccio (parla del pubblico), trattandolo come un figlio. Al tempo stesso, però, gli occhi del popolo hanno un peso gigantesco. Vi sono così stati gli anni della “ribellione” del fratello di William e quelli dell’allontanamento, seguendo le orme della madre Lady Diana. Dall’esercito alle esperienze all’estero per conoscere altre culture, apprendere il più possibile e dare il proprio supporto. Sul fronte vita privata, però, l’ostacolo Corona inglese è sempre stato presente nelle relazioni di Harry, fino all’incontro con Meghan Markle.
Harry e Meghan storia d’amore: rivelazioni
Il Principe Harry e Meghan Markle hanno provato a tenere privata la loro relazione il più a lungo possibile. Ci sono riusciti per alcuni mesi, da luglio a ottobre 2016. Un periodo in cui hanno trascorso molte ore al telefono, in videochiamata, limitando il tempo trascorso di persona. Il fratello di William e l’attrice di Suitssono innamorati e goduti la gioia dell’anonimato. Lui ha sempre saputo come la fama della Royal Family possa schiacciare chiunque, soprattutto chi non vi è nato. Ciò è accaduto con sua madre Diana e in generale, ha spiegato Harry, avviene alle donne. La vita delle fidanzate, rimaste tali per brevi periodi, è stata di colpo sconvolta. È così arrivato a chiedersi se fosse mai stato in grado di trovare qualcuna capace di gestire tutto questo. Il 29 ottobre 2016 è stata la l’ultima giornata “libera” del duca di Sussex con la sua Meghan. Avvisati del fatto che la notizia era trapelata, hanno deciso di godersi un’ultima notte spensierata, prendendo parte a una festa di Halloween in compagnia di alcuni amici, con Harry dal volto totalmente mascherato. Il giorno dopo, poi, il mondo ha scoperto di loro e nei mesi e anni successivi gli attacchi non sono mai terminati. Harry e Meghan hanno dovuto fare un passo indietro, infine, per il bene della loro famiglia. Alcuni ritengono questo concetto esagerato ma lui spiega di non voler vedere il passato ripetersi. Quanto accaduto a sua madre Diana è un monito da non cancellare.
Harry e Meghan: attacco ai paparazzi
Il secondo episodio della prima parte del documentario Harry e Meghan su Netflix si apre con un nuovo attacco ai paparazzi. Ci si trova di colpo a New York, nel 2021. Ascoltiamo una conversazione con l’autista impegnato nel loro spostamento. Deve studiare esattamente i propri movimenti in strada, con la sicurezza generale come obiettivo primario. Vi sono delle strategie da adottare per evitare il peggio. Al tempo di Diana, ricorda Harry, si trattava di molestie fisiche vere e proprie. Ancora oggi, però, i paparazzi molestano le persone ma la differenza è che l’azione si svolge quasi del tutto online. Alla foto si lega la storia, magari colma di supposizioni. A ciò segue la molestia dei social media.
Essendo un’attrice, Meghan Markle aveva un po’ d’esperienza con i paparazzi. Essere ufficialmente la compagna del Principe Harry ha però cambiato tutto. Ha dovuto comprendere come gestirli. Prima regola: il silenzio. Ha raccontato d’averli salutati una volta, mostrandosi cordiale e lasciandosi andare a un “Vi voglio bene”. Tutto ciò ha generato numerosi titoli, che in parte hanno distorto la realtà. La loro era una relazione giovane e prevalentemente a distanza. Aggiungere questo carico è stato devastante. La vita di Meghan è stata analizzata al microscopio e ogni luogo privato si era trasformato in una sorta di bunker, tra finestre chiuse ed estrema attenzione a ogni obiettivo puntato contro.
Dal 30 ottobre all’8 novembre 2016, ecco quanto è bastato alla stampa e ai social per spingere Harry a diramare un comunicato ufficiale, accusando molti articoli di razzismo nei confronti di Meghan Markle e la sua famiglia. Le decisioni che la coppia ha preso, allontanandosi da queste pressioni, rappresentano anche la risposta che un giorno daranno ai loro figli Archie e Lilibeth Diana, quando chiederanno spiegazioni su quanto accaduto. I bambini dei Duchi di Sussex sono stati al centro di numerosi attacchi mediatici e i genitori non potevano restare a guardare. Sopportare, accettare e sperare che il peggio non accadesse li avrebbe resi complici, in qualche modo. L’esperienza subita in prima persona ha suggerito a Harry e Meghan di preservare i loro figli. Come ignorare il fatto che i loro appuntamenti erano un mix di depistaggi, inseguimenti e travestimenti, come ha spiegato Harry. La “vita normale” negata ai Duchi di Sussex, non sarebbe stata la quotidianità dei loro figli.
Harry e Meghan proposta di matrimonio
Al di là di quanto scritto dai tabloid, l’impatto avuto da Meghan Markle sulla Famiglia Reale Inglese è stato molto positivo. Al tempo stesso, vi è stato un certo imbarazzo, come per qualsiasi famigliare che conosce una nuova fidanzata per la prima volta. Ciò che tutti gli altri vedevano, però, era l’attrice, con tutto il carico di stereotipi legato a Hollywood. Fin da subito, quindi, l’opinione pubblica ha ritenuto che non sarebbe durata. Nel 2017, invece, vi è stata la proposta di matrimonio di Harry e Meghan. Il principe, figlio di minore di Carlo e Diana, ha spiegato d’averla dovuta fare all’interno dei confini dell’Inghilterra, dovendo chiedere il permesso ufficiale a sua nonna, la compianta Regina Elisabetta II. Il tutto si è svolto nel giardino nord, dove sono state posizionate 15 candele elettriche. Immerso nel verde, con un mazzo di fiori dinanzi a sé e Guy, il cane di Meghan, al suo fianco, Harry si è messo in ginocchio e le ha fatto la proposta. Nessun dubbio nel dirgli di sì.
Il rapporto con la stampa non è mai stato salutare, almeno nel Regno Unito. Meghan Markle definisce ad esempio l’intervista per il loro fidanzamento ufficiale un reality show ben orchestrato. Preparati a certe domande e momenti, come quello in cui sarebbe stato mostrato l’anello nel dettaglio. Non sono mai stati in grado di raccontare la loro storia i Duchi di Sussex. Entrambi pienamente d’accordo su questo punto. Fino al documentario Netflix Harry e Meghan, non è stata data loro la chance di dire ciò che volevano e come volevano. Il protocollo reale pretende una linea di comunicazione ben chiara e decisa a tavolino.
Harry e Meghan: protocollo Reale
Come detto, il mondo dei tabloid è centrale nel racconto del documentario Netflix su Harry e Meghan. È il Principe a spiegare in parte come funzioni il sistema. Vi è un legame molto stretto tra la Famiglia Reale Inglese e certi giornali. Una sorta di contratto non scritto. L’idea generale è che i contribuenti paghino per i reali, ottenendo in cambio una totale disponibilità ai media. Per questo si è sempre alla ricerca di aspetti della loro vita privata, al fine d’avere costantemente qualcosa da offrire ai lettori. Harry cita poi la Royal Rota, ovvero un insieme di giornali, quasi tutti tabloid, che hanno la priorità d’accesso a ogni storia, rispetto a chiunque altro: “È nostro diritto sfruttare questa famiglia. Ogni loro trauma è parte di una storia che possiamo controllare”.
La stampa britannica ha spesso attaccato Meghan Markle per non essere una vera principessa, nei modi e nel rispetto del protocollo reale. Il confronto con Kate Middleton è stato costante sotto quest’aspetto. Lei ha voluto chiarire come non funzioni come nei film. Non esiste un addetto alle norme della Famiglia Reale, pronto a prepararti sotto certi aspetti. Ha vissuto tutto alla giornata, fronteggiando le feroci critiche dei tabloid. Meghan si è quindi affidata a Google per tante cose, dalla riverenza all’inno. La stampa ha però inventato numerosi protocolli, ha spiegato Harry, con il solo obiettivo di porla nel mirino e far sentire sua moglie fuori posto.
Meghan ha raccontato d’aver fatto di tutto per integrarsi al meglio in questa storica famiglia, provando a non mettere in imbarazzo i suoi membri. Dalla scelta dei colori, molto delicata, alla voglia di porsi in disparte ed evitare di apparire. La Markle ha visto gestire il proprio matrimonio come un evento pubblico, con tanto di forze armate dispiegate, cecchini e allarme terrorismo. Le è stato poi suggerito/impedito di invitare sua nipote, figlia della sorellastra. Il suo nome è Ashleigh Hale e di fatto ha pagato lo scotto causato da sua madre. Tutto ciò, però, non è servito sul fronte dell’opinione pubblica, almeno parte di essa. La prima parte del documentario Netflix su Harry e Meghan guarda proprio a questo, alla necessità di cambiare qualcosa. Lo sguardo è stato per questo rivolto anche al passato del Regno Unito e a come oggi si ignori, prima di tutto a scuola, lo schiavismo perpetrato. Non si può passare una spugna su tutto ciò, senza analizzarlo e trarne una lezione. Lo stesso Harry ha lavorato molto su se stesso, ha spiegato. L’educazione deve avere la priorità.
Meghan Markle padre
L’ultimo tema affrontato nella terza puntata del documentario Harry e Meghan, la cui prima parte è disponibile su Netflix, è stato il comportamento del padre della Duchessa. L’uomo ha venduto foto ai tabloid, così da creare una storia che potesse fruttargli un bel po’ di soldi. Quando i primi scatti sono comparsi, che sembravano essere ben studiati a tavolino, Meghan e Harry lo hanno chiamato, così da avere la sua versione. Gli hanno proposto di portarlo via da lì, così da farlo arrivare un po’ prima ed evitare l’assillo dei paparazzi. Lui ha però rifiutato l’aiuto, sostenendo d’avere “cose da fare”. Meghan ha rapidamente capito che suo padre mentendo ma era ormai troppo tardi.
Per una settimana il papá della Markle ha evitato di rispondere alle telefonate della figlia, preferendo parlare con TMZ, rivelando di non essere stato invitato al matrimonio. Meghan ha spiegato come di fatto abbia così scoperto che lui non sarebbe venuto, di sua spontanea volontà, al fine di creare una narrativa che potesse fruttargli più denaro. A tutto ciò si è aggiunto l’infarto e il ricovero in ospedale, sostenendo ai giornali di non aver mai sentito la figlia in questo lasso di tempo. Il documentario Netflix sui Duchi di Sussex mostra la cronologia dei messaggi, chiarendo come Meghan sia stata ignorata dal padre, fino a quando qualcuno non ha risposto al suo posto (lei lo suppone basandosi su svariati dettagli, a partire dal fatto che la chiami Meghan e non Meg), preparando di fatto una storia da lanciare sui giornali: “Non ho mai fatto nulla per ferirti. Non so nulla di 20 e passa telefonate. Mi dispiace il mio infarto ti sia stato d’intralcio. Se solo fossi morto, ora potreste fingervi tristi”.