Qual è stato il budget di In Vacanza su Marte con Christian De Sica e Massimo Boldi: l’incasso è una vera sorpresa
In vacanza su Marte è stato additato come il film che ha messo la parola fine alla storia dei cinepanettoni. Un genere per molti fuori tempo massimo. La seconda pellicola del ritrovato duo Christian De Sica e Massimo Boldi, diretta da Neri Parenti, non ha mai raggiunto le sale cinematografiche, chiuse a causa del Covid-19. Una commedia che rappresenta il tentativo di aprire nuovi sentieri, strizzando leggermente l’occhio al mondo fantascientifico, che viene adattato e forzato all’interno della solita trama farsesca. Il cerchio va chiudendosi e in realtà non poteva avvenire in maniera più poetica, sotto un certo punto di vista almeno. Dopo la costante ricerca di mete turistiche, italiane ed esotiche, ci si è ritrovati dinanzi all’imprevedibile impossibilità di viaggiare. Il Covid-19 ha in qualche modo preso di mira questo filone cinematografico italiano, che è stato quindi costretto a esalare l’ultimo respiro guardando oltre, puntando alle stelle e a nuovi pianeti, in questo caso Marte, rinchiudendo il cast in studio. Facendo un po’ il verso a Interstellar di Christopher Nolan, eccoci nel 2030, che vede i viaggi nello spazio divenuti realtà anche per la massa, almeno quella ricca. C’è da crederci, però, che nell’immaginario di Neri Parenti e Vanzina, tempo qualche anno e anche qui arriveranno i “Torpigna” a distruggere quel clima da Marte da bere che tanto piace a una certa classe. La trama vede da una parte Fabio, pronto a sposarsi nuovamente. Ha al suo fianco Bea, la sua ricca fidanzata. Decide però di convolare a nozze su Marte, dove non c’è ancora una giurisdizione e lui può evitare di dover prima divorziare da sua moglie. Non sa, però, che suo figlio Giulio non vorrebbe altro che rivedere insieme i suoi genitori. Parte così con il padre ma incappa in un mini buco nero, che aggiunge ben 50 anni alla sua carta d’identità. Si trasforma in se stesso 70enne e ben presto si ritroverà dinanzi proprio suo padre.
In Vacanza su Marte budget e incassi
Il livello di tecnologia posto alla base di In Vacanza su Marte è qualcosa di sorprendente, considerando il livello cui il pubblico affezionato era abituato. Di colpo, invece, ecco che sul set vi è la possibilità di sfruttare il 360 Led Wall, che è lo stesso che ha cambiato le regole del gioco in The Mandalorian. Ciò offre la possibilità di calare gli attori in mondi lontani, ottenuti grazie a effetti digitali, che però diventano più vivi e con i quali è molto più facile interagire. Non si è di fatto costretti a guardare uno schermo verde, immaginando la versione finale editata in post produzione. In questo caso, però, non viene usato in altro modo se non come blue screen. Il budget messo a disposizione da Indiana Production e Cattleya, le due case di produzione, è stato di 5 milioni di euro. Non vi è però stata la possibilità di rifarsi al botteghino, data la pandemia. Vi è stato invece un lancio in digitale. Il 13 dicembre 2020 la commedia è stata resa acquistabile o noleggiabile sulle varie piattaforme digitali, da Sky Primafila a Prime Video, da Apple TV a Chili, da Infinity a YouTube e Rakuten, per citarne alcune. Dopo due settimane, circa, ha poi iniziato la sua programmazione su Sky Cinema, compreso quindi nel prezzo per gli abbonati alla rete satellitare, collezionando 800mila spettatori in appena 10 giorni.