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Morto il regista di Cannibal Holocaust: addio a Ruggero Deodato a 83 anni “maestro” di Quentin Tarantino ed Eli Roth

Morto Ruggero Deodato e la notizia lascia senza parole tutti gli appassionati di cinema che si chiedono quale sia la causa della sua morte. Prosegue il novero delle morti eccellenti in questo fine 2022, con il regista di Cannibal Holocaust che si aggiunge a questo triste elenco. Nato a Potenza il 7 maggio 1939, Ruggero Deodato aveva 83 anni e in questo tempo è divenuto un vero e proprio mito. La sua carriera lo ha visto passare attraverso differenti generi, dal poliziottesco al comico, ad esempio, trovando però la propria cifra stilistica nell’horror, senza dubbio. I cinefili ricordano il regista morto oggi Ultimo mondo cannibale, senza dubbio, ma la fama mondiale è giunta per Ruggero Deodato grazie a un titolo in particolare.

Autori come Quentin Tarantino ed Eli Roth, che di certo non hanno paura di aggiungere litri di sangue alle proprie sceneggiature, lo ricorderanno sempre come il regista di Cannibal Holocaust. Due grandi nomi di Hollywood non casuali, dal momento che Tarantino ha avuto modo di fare numerose domande a Deodato, come un vero fan, dopo la visione a Venezia del suo capolavoro. Era molto curioso sull’uso di determinati effetti speciali. Eli Roth, invece, lo ha avuto sul set di Hostel 2, dove interpreta uno dei cannibali. Al suo arrivo, il regista italiano ha visto il più giovane collega e l’intera troupe indossare delle magliette nere con la scritta Cannibal Holocaust. L’impatto di questo film è stato enorme, perché ha di fatto aperto le porte al genere mockumentary, ovvero quello degli horror che sfruttano l’idea di falsi documentari per risultare più veri e intriganti. Fonte d’ispirazione per titoli come Rec, Paranormal Activity e The Blair Witch Project, ma non solo. Ruggero Deodato ha esordito come co-regista nel 1964 con Ursus il terrore dei Kirghisi. Quattro anni dopo ha poi spiccato il volo in solitaria con Gungala la pantera nuda. Il 1980 è stato un anno speciale per la sua carriera. Oltre a Cannibal Holocaust, infatti, ha anche realizzato quelli che sono ritenuti i suoi migliori film: l’ottimo La casa sperduta nel parco. L’ultima pellicola cinematografica del regista morto oggi è stata Ballad in Blood, del 2016, prendendo poi parte a un episodio di Deathcember nel 2019. È stato anche direttore italiano, dirigendo titoli cult come I ragazzi del muretto.

Ruggero Deodato causa morte

La causa della morte di Ruggero Deodato sarebbe la vecchia ma non è nulla di certo, si tratta solo di voci non ufficiali. Il mondo del cinema ha davvero tanto al regista di Cannibal Holocaust. Se si pensa alla vita privata di Ruggero Deodato sua moglie (ex) madre di suo figlio sono legati al mondo del grande schermo. Con la sua ex si sono infatti conosciuti sul set. Il suo nome è Silvia Dionisio, celebre attrice e modella. Un matrimonio, il loro, durato fino al 1979, anno in cui hanno deciso di divorziare. Un amore che ha portato alla nascita di Saverio, divenuto anch’egli attore. Ben più giovane la secondogenita di Ruggero Deodato, Beatrice, nata dal rapporto con la seconda moglie, Valentina Lainati. La famiglia ha diffuso la notizia della sua morte del regista, preferendo però veder rispettata la propria privacy e, quindi, non diffondendo informazioni in merito a come è morto.