Riassunto de Le indagini Lolita Lobosco 1: com’è finita la prima stagione con Luisa Ranieri
La prima stagione de Le indagini di Lolita Lobosco con Luisa Ranieri ha avuto quattro episodi. Il successo della serie ha però spinto la Rai a proporne ben sei nella seconda stagione in onda da domenica 8 gennaio 2023. Prima di dare inizio alla visione dei nuovi casi, sarebbe meglio fare un salto nel passato, rinfrescando un po’ la memoria su quello che è successo nel primo ciclo. Come si è conclusa l’ultima puntata de Le indagini di Lolita Lobosco 1 e come abbiamo lasciato l’amato Vicequestore, sia sotto l’aspetto delle indagini relative alla morte del padre che sul fronte privato e romantico. Il 14 marzo 2021 è andata in onda la puntata dal titolo Gioco pericoloso, che ha visto Lolita Lobosco prendere parte a una cena tra ex compagni di classe. Scopre grazie a Forte dell’improvvisa morte di Vittorio. L’uomo è caduto da un parapetto e del caso deve occuparsi proprio lei, nonostante il forte legame. Deve mettere in atto tutto il proprio ingegno per capire se si sia trattato di suicidio oppure omicidio. Sul fronte privato, invece, Jacovella le spiega come sia stato costretto ad archiviare l’indagine sulla morte di suo padre dietro pressione del magistrato, che di fatto gli ordinò di riscrivere la relazione, cancellando la testimonianza chiave di Cherlino.
Nell’ultima puntata de Le indagini di Lolita Lobosco 1 scopriamo come la signora Ganimede abbia sentito passare il camion della spazzatura nella notte della morte di Vittorio. Un rumore insolito, dal momento che mancava da tre giorni. Il Vicequestore si ritrova poi a fare i conti con un ragazzo di nome Domenico, che prova a rubarle l’auto. La sua è una storia triste, dal momento che suo padre è in carcere e lui non è mai a scuola. Tornando al caso di Vittorio, Stefano le spiega come si sentisse in colpa nei confronti della vittima, per questo non ha preso parte alla cena. Mesi prima l’uomo gli aveva chiesto ben 25mila euro. Una cifra che non ha potuto dargli. Una richiesta che getta ombre sul defunto e spinge il Vicequestore a indagare a fondo, sospettando sempre più un caso di omicidio. Viene fermato Cesarino, autista del camion della spazzatura, che dice d’aver visto passare un taxi in quella circostanza. L’ex moglie di Vittorio racconta come lui le avesse chiesto di organizzare un viaggio a Chicago, sfruttando la sua agenzia. Racconta, poi, come l’ex marito soffrisse di ludopatia, che ha poi condoto alla loro separazione.
Ispezionando l’appartamento di Vittorio, saltano fuori molte ricevute di scommesse. Vi è poi un faldone di documenti relativi all’operazione subita a Chicago per l’asportazione di un polmone, dal costo di ben 180mila dollari. Nel suo computer viene trovata una cartella criptata, che Esposito riesce ad aprire e trova all’interno una chat tra la vittima e un certo Notarnicola. Questi è un pregiudicato, noto per il riciclaggio di denaro, in combutta con Peppe Carofiglio, tassista detto Squagghiasole. In quest’occasione vediamo Luisa Ranieri e Danilo far pace. L’uomo le conferma come questi due criminali siano noti per truccare le partite di calcio. I fatti paiono dimostrare come Vittorio fosse coinvolto, scommettendo su match specifici. Sospessa poi come anche la Sallusti sia corrotta. La vittima ha intascato l’ultima somma di denaro, rubandola di fatto ai suoi complici, per riuscire a operarsi. L’organizzazione non perdona e le indagini paiono dimostrato come anche l’allenatore del Leone di Bari sia stato ucciso da questi due loschi figuri. La Sallusti ha invece deviato le indagini per proprio tornaconto. Forte ed Esposito ottengono una confessione da Squagghiasole, ingannandolo, arrestando in seguito Notarnicola e la Sallusti. Il Vicequestore incontra poi Carlo Sapori, che accettò al secolo la sua domanda di entrare in Polizia, nonostante fosse figlia di un pregiudicato. A convincerlo fu suo padre, che andava da lui tutti i giorni per spiegare come sua figlia fosse meritevole e ben diversa. Nicola disse loro come avrebbe fornito le informazioni chiave per fermare un grande traffico di droga. Il tutto a patto di vedere sua figlia Lolita in Polizia. La malavita lo ha però ucciso e la Polizia dovette coprire tutto per evitare di compromettere le indagini in corso grazie alla sua soffiata. Carlo consegna a Lolita una lettera di suo padre, che l’uomo voleva le venisse data in caso di sua morte precoce. Lei non può che piangere, pensando al suo comportamento nei confronti del padre. Alla fine cede al corteggiamento di Danilo e i due si dicono ufficialmente fidanzati. Lo presenza addirittura a sua madre, raccontando a lei e a sua sorella la verità sul delitto del padre, che ora intende vendicare.