Chi sono i Boomer: la traduzione del termine, quali persone rappresenta e come viene usata questa parola
Quante volte in televisione o sui social è capitato di incappare nel termine boomer? Sicuramente tantissime volte e in molti si sono chiesti, a più riprese, cosa significhi questo termine e chi sono questi famigerati boomer. Proviamo a fare ordine. Il termine Boomer è di recente affermazione, il suo uso consueto risale al biennio 2019-2020, che ha visto l’affermazione nel linguaggio comune di questa parola. Etimologicamente, i boomer sono le persone nate nel periodo del boom economico, che è quello che ha contrassegnato i venti anni che hanno seguito la fine della seconda guerra mondiale. Dal 1946, quindi, fino alla metà degli anni ’60: ufficialmente, questi sono i boomer. La traduzione del termine è quindi impossibile da rendere in italiano, di fatto la parola risale appunto a “boom” e aggiunge il suffisso che serve per indicare i nomi d’agente, ovvero -er. Il termine si è diffuso con una connotazione fortemente negativa, si è diffuso tra i giovani, specialmente tra gli esponenti della generazione Z, ovvero quelli nati nel nuovo millennio, dal 2000 in poi, per connotare un gruppo di persone che, come vedremo presto, posseggono dei tratti distintivi ben precisi.
Chi sono i Boomer
Etimologicamente, dunque, i Boomer sono tutti coloro che sono nati nei vent’anni che seguono la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma di fatto il termine Boomer contrassegna quelle persone che mostrano degli atteggiamenti o dei modi di fare e pensare fortemente antiquati. Le cosiddette “persone all’antica”, o “vecchio stampo”: tutti coloro i cui valori affondano in sistemi che i giovani considerano superati rientrano nella definizione di Boomer. Quest’accezione è, come detto, fortemente negativa, perché sottolinea pensieri e atteggiamenti retrogradi, una mentalità chiusa e un’incapacità di stare al passo coi tempi. L’uso del termine Boomer esemplifica, sia se usato dagli esponenti della Generazione z che dai Millenials, i nati alla fine dello scorso secolo, un distacco molto importato, una sorta di repulsione che tende a sottolineare le differenze di valori, comportamenti e pensieri che li contraddistinguono.
Il termine Boomer, come detto, ha avuto il suo boom, per usare un gioco di parole, proprio di recente, nel 2019 e nel 2020, e si è diffuso tramite l’uso dei social, fino a sbarcare in televisione. Sono molti i programmi che hanno giocato su questo termine, per ultimo è pronto a farlo il varietà di Alessia Marcuzzi Boomerissima, in partenza su Rai 2 martedì 10 gennaio. In generale, è molto interessante e ricercato il confronto proprio tra i cosiddetti boomers e i loro haters (introduciamo un altro termine molto diffuso), ovvero coloro che connotano negativamente quel gruppo di persone cui si riferiscono e che di solito, come detto, sono le persone più giovani, sostenitrici di un modo di pensare e comportarsi completamente diverso. Così, dalla prima apparizione nel 2018 il termine Boomer si è affermato e ormai è diventato di uso comune, tanto da essere preso a descrizione di un gruppo di persone non solo in termine dispregiativo, ma anche come strenua difesa di un sistema di valori che il mondo considera antiquato e che invece, chi li sposa, i cosiddetti Boomer, difendono a spada tratta.