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Chi era Dora Fabbo, prima moglie del Generale dalla Chiesa e madre dei loro tre figli Rita, Nando e Simona morta a causa di un infarto

La prima moglie del Generale dalla Chiesa è Dora Fabbo, madre dei suoi tre figli: Nando, Simona e la primogenita Rita dalla Chiesa, ben nota presentatrice televisiva e politica. Una grande storia d’amore, interrotta tragicamente quattro anni prima della morte del Generale in un attentato di via Carini a Palermo nel 1982. Al suo fianco, allora, la seconda moglie Emanuela Setti Carraro, sposata pochi mesi prima. Dora Fabbo è nata a Parma nel 1924. Aveva quattro anni in meno di suo marito, venuto al mondo a Saluzzo nel 1920. Il Generale Dalla Chiesa sposò la sua prima moglie nel 1946, un anno prima della nascita di Rita dalla Chiesa. Il senso dello Stato del Generale è costato molto caro all’intera famiglia. Questo il racconto della presentatrice, che ha spiegato come la madre non potesse far altro che stare dinanzi al televisore ogni sera, nella speranza di non ascoltare notizie drammatiche sull’amore della sua vita, sempre in prima linea. Il legame tra il Generale e la sua prima moglie, Dora Fabbo, era fortissimo, al punto che lei era la cassaforte dei segreti del padre del Generale. È lei a svelarlo. Nessuna verità taciuta tra loro, fino alla morte prematura della donna.

Dora Fabbo causa morte

La causa della morte di Dora Fabbo è un infarto avuto il 19 febbraio 1978. Una notizia che ha stravolto la famiglia, del tutto impreparata a tutto questo. Col senno di poi infatti, Rita dalla Chiesa ha spiegato come l’attentato a suo padre era qualcosa di potenzialmente attendibile, anche perché sua madre aveva il terrore che qualcosa del genere potesse accadere. L’infarto di sua madre l’ha invece colta del tutto impreparata e ha evidenziato come il lavoro del Generale Dalla Chiesa abbia avuto un chiaro impatto sul cuore di sua moglie, costantemente in ansia per le sue sorti. Nonostante ciò, si è trattato di un grande amore, lo dimostra il fatto che Carlo Alberto dalla Chiesa abbia iniziato a scriverle un diario intimo e privato dopo la sua morte, così da sentirla ancora vicina: “Sono più di 40 giorni che vivo senza quella creatura. Senza un segno da colei alla quale avevo donato la mia esistenza dall’età di 19-20 anni”. Rita dalla Chiesa ha poi raccontato, sofferente, come abbia scoperto della morte di sua madre Dora Fabbo. Lei era a Roma, mentre i suoi genitori a Torino: si sono sentite al telefono e la mamma era felice perché aveva preparato la polenta e una torta di mele. Le aveva promesso che si sarebbero risentite in serata, e invece meno di due ore dopo quella chiacchierata, lei non c’era più a causa di un infarto fulminante. In qualche modo uno choc più pesante di quello del padre, ha raccontato Rita. Per lui esisteva quel drammatico pensiero latente, purtroppo. Con sua madre per nulla, il che ha reso molto difficile riuscire a cucire quella ferita, mai del tutto sanata.