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La storia vera de Il castello di vetro: l’assurda infanzia drammatica della giornalista e significato del titolo

Tratto da una storia vera Il Castello di vetro è un film biografico e drammatico del 2017, con Brie Larson, Naomi Watts e Woody Harrelson, basato sull’autobiografia di Jeannette Walls, nota giornalista americana. La pellicola racconta l’infanzia della protagonista, vissuta come nomade e colma di esperienze complesse e drammatiche. Seconda di tre figli, Jeannette è cresciuta con una madre molto immatura, decisamente poco attenta alle necessità dei suoi figli, e un padre dal grande cuore ma con una dipendenza dall’alcool. L’uomo non fa che raccontare storie ai figli, gettandosi in progetti assurdi per guadagni facili, come la progettazione del castello di vetro, regalo promesso dall’uomo alle sue figlie, che diventa simbolo di costanti fallimenti e cuori infranti.

Alla base della vera storia de Il castello di vetro c’è l’omonimo romanzo di Jeannette Walls, entrato nell’elenco dei Bestseller del New York Times, restandoci per 421 settimane. Il testo racconta la vita della protagonista fino al 2005, ovvero l’anno in cui il libro è stato pubblicato. La giornalista parte con il primo ricordo da bambina, decisamente drammatico: si bruciò il braccio sinistro mentre cucinava un hot dog a 3 anni, subendo gravi ustioni. Suo padre Rex è disoccupato e alcolizzato, oltre che un sognatore, mentre sua madre Rose è un’artista costantemente presa dal proprio lavoro. La famiglia è spesso al verde e dopo aver trascorso degli anni in Nevada, si sposta in Arizona, trovando spazio nei terreni ereditati dalla nonna defunta.

Quanto lasciato dalla donna viene sperperato da Rex molto presto e la casa si trasforma in una sorta di proprietà abbandonata, visto che nessun adulto se ne prende cura. Tra gli episodi più significativi vi è il regalo di compleanno per i 10 anni di Jeannette, che chiede al padre di smettere di bere. L’uomo si lega al letto per resistere, restando però sobrio per un breve periodo. La famiglia è stata poi costretta ad abbandonare quel terreno, trasferendosi in una casa fatiscente, priva di riscaldamento o impianto idraulico, con serpenti e topi. È qui che Rex sogna di costruire il castello di vetro, ovvero il grande lascito/regalo per i suoi figli. Jeannette e i suoi fratelli sono stati costretti a cercare cibo nella spazzatura, pregando la madre di lasciare Rex, chiedendo un sussidio, cosa che lei si rifiuta di fare. A 13 anni la giornalista lavora col padre, truffando giocatori di biliardo e rischiando d’essere stuprata da uno di loro. Completati gli studi un anno prima a New York, grazie a soldi guadagnati duramente in uno studio legale di Wall Street e borse di studio, si lascia i genitori alle spalle. Col tempo anche gli altri fratelli si trasferiscono lì e quando i genitori provano a fare lo stesso, finiscono in edifici abbandonati per sopravvivere. Il libro si conclude con una telefonata del padre di Jeannette, che le rivela di star morendo, con la famiglia in seguito riunita per il Giorno del Ringraziamento, brindando al padre defunto.

Il castello di vetro Jeannette oggi

Jeannette Walls oggi, 62 anni, è una giornalista di gossip molto nota, legata a MSNBC, autrice dell’autobiografia Il castello di vetro, per la quale ha ricevuto l’Alex Award e il Christopher Award. Dopo l’enorme successo ottenuto, Paramount ha acquistato i diritti del libro, annunciando nel 2013 che Jennifer Lawrence avrebbe interpretato il ruolo da protagonista, ma l’attrice ha lasciato il progetto nel 2015 e infine la parte è andata a Brie Larson. La sua autobiografia non è stata la sua prima esperienza nel mondo dell’editoria, avendo già pubblicato nel 2009 Half Broke Horses: A True-Life Novel, libro basato sulla vita di sua nonna, Lily Casey Smith, nominato uno dei 10 migliori libri di quell’anno dal The New York Times Book Review. Jeannette Walls si è sposata nel 1988 con Eric Goldberg, ma la coppia ha divorziato nel 1996. Nel 2002 si è risposata, diventando la moglie dello scrittore John J. Taylor, lasciando New York per trasferirsi in Virginia, in una enorme fattoria.