Com’è Rosa Chemical senza trucco, la foto al naturale su Instagram: dalla polemica di Fratelli d’Italia al confronto con Achille Lauro
Ancor prima d’aver ascoltato Rosa Chemical a Sanremo 2023, sono scoppiate delle profonde polemiche in merito alla canzone che ha deciso di portare sul palco dell’Ariston, apprezzata e accettata dal direttore artistico Amadeus. Si tratta di Made in Italy, brano che mira a fronteggiare con forte ironia tutti quelli che sono gli stereotipi che ben conosciamo dell’italianità, per un testo scritto dallo stesso Rosa Chemical e Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci. Fratelli d’Italia ha alzato la voce, sottolineando di non volere che la cultura gender metta piede a Sanremo, il che ha spinto Amadeus a rispondere a tono, evidenziando come abbia paura dei moralisti, che mirano a limitare la libertà altrui. Polemiche anche da parte di Salvini, che si è portato avanti col lavoro, a dire il vero, parlando anche di Paola Egonu: “Spero non faccia una tirata sull’Italia come Paese razzista”, quasi come se la pallavolista giudicasse da straniera e non da sua connazionale. Chiunque conosca Rosa Chemical, 25 anni, il cui vero nome è Manuel Franco Rocati, sa bene come sia quasi sempre molto truccato, andando a creare un personaggio amatissimo, seguito da 170mila follower su Instagram. Ma lo avete mai visto al naturale? Niente trucco, accessori vistosi, occhiali da sole e copricapi, solo piercing e tatuaggi, con tanto di capello spettinato, per uno scatto in bagno che ha strappato molti like ai suoi fan, felici di vederlo anche in questa veste da vita quotidiana. Anzi, in molti pare lo apprezzino anche di più, dandogli del “fregno” ben più che a “quello che canta Polka”.
Rosa Chemical come Achille Lauro
Chi non apprezza Rosa Chemical, e generalmente non fa parte della generazione cui si rivolge, tende a sminuirlo dandogli della copia di Achille Lauro, quasi a sottolineare come non si abbia poi tutto questo bisogno dell’uno, figurarsi dell’altro. Un discorso che rientra nel grande contrasto generazionale, che dovrebbe spingere gli adulti a ricordare di quando i loro genitori schernivano gli “urlatori” che erano soliti ascoltare. La storia invece si riepte e lo dimostra anche il costante attacco a Blanco, che non ha ancora 20 anni, eppure è stato massacrato con toni durissimi da gente che ha il triplo della sua età. C’è quindi qualcosa in comune tra Rosa Chemical e Achille Lauro o è soltanto un modo per criticarlo ancor prima di ascoltarlo. Della sua canzone Made in Italy ha anche scritto Tv Sorrisi e Canzoni, sottolineando come il giovane cantante sia la giusta alternativa per chi senta la mancanza dell’autore di Rolls Royce, ma cosa ne pensa il diretto interessato, che ha spiegato come non voglia accusare nessuno ma solo essere libero di poter dire la sua su determinati temi, certo di non avere la verità in tasca. Il suo punto di vista è ben diverso da quello di Fratelli d’Italia, Salvini e parte degli italiani che di certo lo criticheranno post Sanremo 2023: “Penso non ci sia distinzione tra etero, bisessualità, omosessualità o transessualità. C’è chi la pensa così e chi no, ma io sono aperto al dibattito”. Per quanto riguarda Achille Lauro, trova che il paragone sia superficiale, basato solo su certi aspetti femminili espressi e determinati temi trattati: “Purtroppo la mente umana tende ad associare tutto a ciò che già conosce”.