In che ordine si vedono i film di Mission Impossible con Tom Cruise: qual è il migliore della saga secondo la critica e quale non dovreste mai guardare
La curiosità sull’ordine esatto in cui vedere i film di Mission Impossible nasce perché è una delle saghe action del cinema più amate, che ha come protagonista Tom Cruise nei panni dell’agente segreto dell’IMF Ethan Hunt. La prima pellicola porta la firma di un grande regista come Brian De Palma, uscita nell’ormai lontano 1996. Una vera e propria perla, che portò alla produzione di un secondo film, uscito ben quattro anni dopo, affidato stavolta alle sapienti mani di John Woo. Qualcosa era però cambiato e, a fronte di una certa dose d’azione, si era perso un tocco di realismo, per quanto possibile, ma soprattutto mancava una trama che avesse una certa potenza. Mirare tutto sulla donzella da salvare non è stata la migliore delle idee e la pellicola grida anni ’90 ma in maniera sbagliata. Nonostante questo, J.J. Abrams ha riportato al cinema una pellicola della serie nel 2006, Mission Impossible III. Le cose migliorano ma il primo capitolo resta ancora al di sopra della media qualitativa raggiunta. Tom Cruise non si è però arreso e si è giocato il tutto per tutto con Mission Impossible Protocollo fantasma del 2011, che ha rivoluzionato il format, fornendo un avvio di trama orizzontale e dando sempre più risalto agli stunt, raccontandone il dietro le quinte e coinvolgendo ampiamente la community. Missione impossibile riuscita e la serie è ripartita alla grande e non sembra avere intenzione di fermarsi, nonostante Tom Cruise compirà 61 anni il prossimo luglio. Proposta questa brevissima panoramica, si può dire che vi siano due modi per approcciarsi a questi film: ecco in che ordine guardare Mission Impossible.
Il primo è quello strettamente cronologico, ovvero d’uscita al cinema. Si inizia con il primo degli anni ’90 e si arriva al sesto, Fallout, uscito nel 2018, in attesa dell’estate 2023, quando arriverà al cinema Mission Impossible Dead Reckoning Parte Uno. L’altro metodo è riservato a chi conosce già la saga e intende rivederla o chi non è particolarmente interessato e vuole soltanto godersi un po’ di sana azione. Si può recuperare il primo film, quello di Brian De Palma, per poi passare direttamente a Mission Impossible Protocollo Fantasma, Mission Impossible Rogue Nation e Mission Impossible Fallout. Il quarto capitolo, infatti, riparte quasi da zero, proponendo un nuovo gruppo di co-protagonisti. Un modo per attirare una nuova fetta di pubblico, un po’ come avviene ciclicamente nei fumetti di supereroi americani. Fidatevi, saltare il secondo e terzo capitolo non diminuirà l’impatto dell’esperienza. (Continua dopo la foto).
Mission Impossible qual è il più bello per la critica
È molto complicato parlare del miglior Mission Impossible, considerando come sia di fatto passata un’epoca cinematografica tra il primo e l’ultimo. Questa saga action ha di fatto portato avanti di molti anni la tecnologia legata agli stunt, spingendo alla creazione di attrezzature specifiche, che di fatto semplicemente non esistevano. È invece alquanto facile indicare il peggiore della serie, che è Mission Impossible II, con la maggior parte della critica che si ritrova concorde su tale opinione. A seguire troviamo Mission Impossible III. Tra Rogue Nation e Protocollo Fantasma è difficile non preferire il secondo, che ha di fatto salvato la serie, mettendosi su due piedi da solo, mentre Rogue Nation dipende tanto dal predecessore. Al secondo posto c’è invece il primo Mission Impossible, che resta un film pregevolissimo, ma viene battuto da Fallout unicamente perché quest’ultimo si è spinto enormemente oltre sul fronte della spettacolarità delle riprese, che tengono lo spettacolo incollato allo schermo. Il salto Halo vale il prezzo del biglietto e il primato.