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Wonder è un film del 2017 diretto da Stephen Chbosky, con Jacob Tremblay protagonista e tratto da una storia vera. Scopriamo qualcosa di più.

Auggie Pullman è un bambino di 10 anni con una grave malformazione cranio-facciale, che gli rende molto complicato avere una vita normale e integrarsi con gli altri ragazzi della sua età. Nel corso della sua infanzia ha già subito diversi interventi chirurgici, e per evitare complicazioni la famiglia non lo ha mai mandato a scuola, facendogli prendere delle lezioni provate. Ma adesso è arrivato per lui il momento di iscriversi alle medie e integrarsi coi compagni: per Auggie inizia quindi una sfida non facile.

È questa la trama di Wonder, il film del 2017 diretto da Stephen Chbosky (Noi siamo infinito) e che vede come protagonista il giovane Jacob Tremblay (Room, Somnia, Doctor Sleep), accanto ad attori noti come Julia Roberts e Owen Wilson. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Chbosky assieme a Steve Conrad e Jack Thorne, ed è tratta dal romanzo omonimo pubblicato nel 2012 dalla scrittrice Raquel Jaramillo Palacio, uscito in Italia un anno dopo.

Il libro è a tutti gli effetti un’opera di fantasia, anche se ispirata a una storia reale, come ha spiegato la sua autrice. In un’intervista, infatti, Palacio ha detto che lo spunto per il romanzo le venne da un’esperienza personale, quando un giorno al parco insieme al figlio incontrò una bambina affetta dalla stessa malformazione cranio-facciale del piccolo Auggie Pullman. Il figlio della scrittrice, vedendo la bambina, si mise a piangere e lei immediatamente lo portò via per non turbarlo, ma in seguito si trovò a riflettere su quanto fatto e sulla sua insensibilità verso la bambina. “Fu terribile. – ha detto nel 2017 a 20/20 l’autrice di Wonder – Ero molto arrabbiata con me stessa per la mia reazione. per il resto del giorno non feci che pensare alle cose che avrei potuto dire e fare”. E fu così che Palacio decise di scrivere il libro che l’ha poi resa famosa.

Wonder la malattia del bambino nella realtà

Tuttavia la “vera storia” dietro Wonder non si esaurisce qui. Dopo aver pubblicato il libro, Palacio conobbe infatti Magda and Russel Newman, i due genitori di un ragazzo, Nathaniel, con lo stesso problema di Auggie e con una storia molto simile “Ricordo di aver pensato – ha detto la scrittrice, parlando del suo primo incontro col ragazzo – ‘O mio Dio, questo è Auggie Pullman che prende vita!'”. Il libro di Palacio è stato molto importante per Nathaniel Newman e la sua famiglia, che in esso hanno ritrovato molto della loro complicata esperienza.

Nel 2019, Nathaniel e sua madre hanno pubblicato due libri autobiografici sulla loro storia, NORMAL: One Kid’s Extraordinary Journey e NORMAL: A Mother and Her Beautiful Son. Nello stesso anno, la famiglia Newman è apparsa intervistata anche sul programma tv 20/20, che ha permesso a Nathaniel di diventare abbastanza noto negli Stati Uniti.

La malattia da cui è affetto Auggie Pullman, il protagonista di Wonder, è la cosiddetta sindrome di Treacher Collins, nota anche come sindrome di Franceschetti-Zwahlen-Klein o disostosi mandibolo facciale. Si tratta di un disturbo abbastanza raro, stimato in circa 1 caso ogni 50.000 persone, che presenta malformazioni facciali generalmente bilaterali e asimmetriche, ma senza nessuna conseguenza sull’intelligenza del soggetto. Fin dai primi anni di vita porta all’insorgere di difficoltà respiratorie e alla sordità, che possono essere corrette attraverso opportuni interventi chirurgici.