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Villa San Martino ad Arcore è stata, per davvero moltissimi anni, la residenza di Silvio Berlusconi, morto oggi all’età di 86 anni

Nella mattinata di oggi 12 giugno, all’età di 86 anni. è morto Silvio Berlusconi. Il Cavaliere sarà sepolto nel mausoleo di Villa San Martino ad Arcore, la villa di sua proprietà, dove ci sono tra l’altro 37 loculi per familiari, amici più stretti e fedelissimi. Ed è tra l’altro qui che è stata allestita e la camera ardente privata. D’altronde è stata questa, per tantissimi anni, la residenza dell’ex presidente del Consiglio. L’immobile è stato acquistato dall’imprenditore nel 1974. Ci sono stati poi, dopo l’acquisto, dei lavori di restauro e di ristrutturazione di alcuni locali sotterranei. All’interno dell’enorme parco è poi stato creato, come già accennato, un vero e proprio mausoleo funebre. Quest’ultimo è stato costruito da Pietro Cascella, utilizzando marmo di Carrara. La camera mortuaria dovrebbe ospitare proprio il sarcofago destinato ad accogliere la sepoltura del proprietario della villa, ma anche 37 loculi, che sarebbero destinati ai familiari e agli amici più stretti.

Non può non essere detto e sottolineato che quelle mura sono diventate molto spesso teatro anche di vicende di politica nazionale e internazionale. Infatti è a Villa San Martino ad Arcore che sono state costruite e distrutte alleanze, decidendo il destino e la sorte di molti Governi italiani che hanno guidato l’Italia negli ultimi 30 anni. A essere ospitati però sono stati anche molti leader esteri. Impossibile infatti dimenticare quando nella storica residenza di Silvio Berlusconi è arrivato Vladimir Putin, grande amico dell’ormai ex senatore. La Villa San Martino ad Arcore può essere definito un museo privato perché al suo interno ospita opere d’arte in una galleria dedicata, una biblioteca con oltre diecimila testi, un parco e una scuderia per oltre 3000 mq di dimensioni. Il valore di Villa San Martino ad Arcore si dovrebbe attestare attorno ai 20 milioni di euro.

Villa san Martino Arcore scandalo

Anni fa l’Unità aveva ricostruito l’acquisto di Villa San Martino da parte di Berlusconi ad una cifra irrisoria rispetto al valore dell’immobile che all’epoca era stimata intorno ai 7 miliardi di lire. La villa è però salita agli onori delle cronache perché al suo interno si è consumata una tragedia: l’omicidio della contessa Anna Casati Stampa per mano del marito il marchese Camillo. L’erede, Anna Maria Casati Stampa, all’epoca dell’assassinio era minorenne e i suoi interessi dovevano essere tutelati dall’avvocato Cesare Previti, che poi è stato uno dei più grandi amici dell’ex Cavaliere. La ragazza si è dunque ritrovata ad avere per le mani un’eredità pari a due miliardi e 403 milioni di lire tra beni mobili, immobili e gioielli e ovviamente anche Villa San Martino ad Arcore. Approdando poi,  più precisamente, nel 1972 in Brasile, ha deciso di affidare tutti i suoi beni, per di più senza alcuna limitazione di mandato, a quello che era il suo ex tutore, ossia l’avvocato Bergamasco. Il giovane Previti, essendo vice tutore, aveva ricevuto l’incarico di vendere Villa San Martino. Villa che è stata venduta, proprio attraverso la sua mediazione, a Silvio Berlusconi a 500 milioni. Nel corso della carriera politica di Silvio Berlusconi, la Villa di Arcore è diventata nota anche per questioni legali infatti i festini e il famoso bunga bunga al centro del processo Ruby si erano tenuti proprio nella stessa residenza.