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Il professore e il pazzo è tratto da una storia vera davvero incredibile: chi sono nella realtà i protagonisti interpretati da Mel Gibson e Sean Penn

Basato su un best-seller di Simon Winchester, Il professore e il pazzo racconta le vicende un editore di talento, Sir James Murray, impegnato nella redazione dell’Oxford English Dictionary che elenca ogni termine della lingua inglese e ne spiega significato e etimologia. Nel progetto viene aiutato nei dettagli più difficili da un chirurgo americano William Chester Minor. Il fatto è che, come Murray scoprirà in seguito, Minor è rinchiuso in un manicomio per omicidio. Il regista Farhad Safinia, sotto lo pseudonimo di P.B. Sherman, ha lavorato al film Il professore e il pazzo con Mel Gibson che è stato alla guida fin dal primo giorno del progetto e ha impiegato oltre 20 anni per sviluppare la pellicola coinvolgendo anche il collega Sean Penn. Fin dal debutto nelle sale cinematografiche è stata tanta la curiosità per capire se i personaggi protagonisti del film fossero esistiti nella realtà e se quindi Il professore e il pazzo fosse tratto da una storia vera. Il film mostra le lotte della vita di Murray e Minor e il modo in cui trovano conforto nella costruzione dell’Oxford English Dictionary e siccome la verità è spesso più strana della finzione, il film non si discosta molto dai fatti accaduti. Ci sono ovviamente delle licenze creative, come la relazione romantica tra Minor e la vedova della sua vittima, così come la motivazione dell’omicidio stesso, ma la storia de Il professore e il pazzo è a tutti gli effetti vera e racconta con onestà il processo di compilazione del dizionario inglese più completo del mondo.

Il professore e il pazzo: chi sono James Murray e William Chester Minor nella realtà

James Murray, interpretato ne Il professore e il pazzo dall’attore Mel Gibson, è sempre stato un bambino intelligente ed era conosciuto come un autodidatta di talento, particolarmente dotato nelle lingue. Con una solida padronanza di almeno sei lingue (inglese, latino, spagnolo, catalano, italiano e francese) e una conoscenza pratica di almeno altre 14, l’uomo fu invitato a Oxford per incontrare i delegati della Oxford University Press nel 1878. La sua missione era quella di essere il redattore di un nuovo dizionario della lingua inglese, un’opera che fino ad allora non era ancora stata realizzata con competenza. Con la sua vasta gamma di conoscenze linguistiche e la sua feroce determinazione, Murray era un candidato facile da scegliere. Nel marzo del 1879 firmò un accordo formale e si impegnò a completare l’imponente volume in dieci anni. In realtà, l’opera sarebbe iniziata solo nel febbraio 1884 e avrebbe richiesto più di 40 anni per essere terminata, quando fu pubblicata nell’aprile 1928. L’aspirante Murray non poteva sapere che il lavoro avrebbe richiesto il resto della sua vita per essere completato e pubblicato solo post mortem (morì nel 1915), ma si ostinò sempre a realizzare il volume nei suoi “Scriptorium” – capannoni di fortuna per ospitare i suoi assistenti e ricevere i contributi al suo lavoro. Il pubblico e il mondo accademico erano venuti a conoscenza di questo progetto e non smettevano mai di contribuire inviando frammenti di citazioni che avevano un grande impatto sul progetto. Uno di questi collaboratori non era altro che il dottor Minor.

William Chester Minor, interpretato ne Il professore e il pazzo da Sean Penn, era chirurgo dell’esercito americano che, come Murray, ha dedicato il resto della sua vita in carcere al lavoro sull’Oxford English Dictionary. È stato uno dei più grandi collaboratori volontari e ha compleatato oltre 10.000 parole. Minor era stato in passato nell’esercito dell’Unione come chirurgo e la storia di quei tempi suggerisce che le battaglie giocarono un ruolo importante nel danneggiare la sua psiche. Inviato all’ospedale St. Elizabeths di Washington nel 1868 dopo un comportamento irregolare, continuò a peggiorare e decise di trasferirsi a Londra per riprendersi. Lì sparò ingiustamente a un uomo di nome George Merrett, a causa di una possibile paranoia delirante (a Minor fu poi diagnosticata la schizofrenia). Durante il processo preliminare, Minor fu dichiarato non colpevole per infermità mentale e incarcerato nel manicomio di Broadmoor, a Crowthorne. Grazie alla sua pensione dell’esercito americano, aveva una sistemazione più comoda della maggior parte degli altri e, grazie alle sue doti naturali e al suo intelletto, instaurò molte relazioni intorno a sé, tra cui una molto sorprendente legata alla sua vittima.

Riuscì ad accumulare una biblioteca personale di libri antichi e rari che in seguito si sarebbero rivelati utili per le informazioni che forniva a Murray. Ogni volta che i compilatori dell’Oxford English Dictionary annunciavano una serie di parole di cui avevano bisogno di esempi d’uso, Minor scavava nei suoi archivi per fornire il necessario con precisione, rendendolo un prezioso collaboratore. Quando Murray scoprì che il suo più accanito sostenitore era in manicomio per omicidio, andando contro il parere di molti, diede vita ad un’amicizia inusuale e straordinaria. La natura curiosa e affamata delle menti di questi due uomini permise loro di diventare amici e continuarono a impegnarsi voracemente per completare il progetto con integrità. Nel 1899 Murray riconobbe l’indiscutibile importanza del contributo di Minor affermando che “potremmo facilmente illustrare gli ultimi quattro secoli solo con le sue citazioni”.