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Suburra torna su Netflix con la serie sequel Suburra Eterna, ma a chi sono ispirati i personaggi dello show crime di Netflix: ecco i personaggi reali.

In Suburra Eterna a differenza delle tre stagioni della serie compare il nome di un nuovo clan, i Luciani, new entry di un cast che vede gli Adami e gli Anacleti perdere ancora il potere. La nuova serie Netflix sulla criminalità romana è ispirata al riassetto tra boss dopo diverse operazioni di polizia, cambi al vertice e una ghiotta occasione economica per fare affari dopo il Giubileo, lo stadio della Roma. Lo spin off segue, a tre anni di distanza, il finale della terza stagione di Suburra. La nuova storia è ambientata nel 2011 e segue le vicende della lotta per il potere nella Capitale, ora controllata dall’ex politico Amedeo Cinaglia, da Alessandro Badali e dagli Anacleti. Ma il ritorno di Spadino dal lungo esilio, seguito alla morte di Aureliano Adami, è destinato a rimescolare tutto e riaprire vecchi scontri nel sottobosco criminale di Roma. Suburra – La serie è tratta dal romanzo omonimo pubblicato nel 2013 Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, e da cui già era stato tratto il film di Stefano Sollima del 2015. De Cataldo è l’autore di un altro crime di grande successo, prima letterario, poi cinematografico e infine televisivo: Romanzo criminale. Allora, così come nel caso di Suburra, che ne è una sorta di sequel spirituale, la trama si occupa di romanzare eventi realmente accaduti, cambiando i nomi ai personaggi reali per poterne parlare liberamente e poter apportare modifiche a scopo narrativo alle loro vicende.

Suburra, in particolare, racconta gli eventi dell’inchiesta denominata Mafia Capitale, emersa tra il 2012 e il 2014 e relativi a un giro di appalti che coinvolgevano la politica romana e alcune associazioni criminali. L’inchiesta, condotta dal magistrato Giuseppe Pignatone, ha fatto molto discutere per le accuse di associazione mafiosa nei confronti di molti personaggi coinvolti, anche se poi nel 2020 il processo ha escluso il carattere mafiosi dei crimini contestati. Sullo sfondo delle vicende del libro (e del film e della serie originale), ci sono anche gli eventi della politica italiana del 2011, anno in cui è ambientata la storia, tra la caduta del quarto governo Berlusconi e la crisi in Vaticano, che avrebbe poi portato alle clamorose dimissioni di Papa Benedetto XVI nel 2013.

Diversi personaggi di Suburra sono quindi ispirati a persone reali, divenuti anche molto noti alle cronache locali e nazionali di circa dieci anni fa. Il più discusso di tutti è ovviamente il Samurai, interpretato da Claudio Amendola nel film e da Francesco Acquaroli nella serie. Si tratta in realtà di Massimo Carminati, detto Er Cecato, ex terrorista del gruppo di estrema dei NAR e affiliato alla Banda della Magliana, l’organizzazione criminale romana che ha ispirato le vicende di Romanzo criminale. Carminati è stato la grande figura al centro di Mafia Capitale, arrestato nel dicembre 2014 e successivamente condannato in appello a 14 anni e sei mesi di reclusione. In Cassazione, la pena è stata annullata e rinviata a nuova formulazione, e attualmente Carminati è ancora sotto processo. Gli Adami, la famiglia che domina Ostia e di cui Aureliano (Alessandro Borghi, sia nel film che nella serie) è il principale esponente, è ispirata al clan Spada, che ha avuto il controllo della zona di Ostia, prima di essere smantellato dalle forze dell’ordine nel corso di Mafia Capitale. Il personaggio di Aureliano non ha un’ispirazione precisa, e serve a mettere assieme diverse figure differenti. Infine, gli Anacleti, la potente quanto eccentrica famiglia di criminali sinti rivale degli Adami, è ispirata alla discussa famiglia dei Casamonica, esponenti di spicco della malavita romana. Per quanto riguarda invece la quarta stagione della serie Netflix sulla criminalità organizzata romana (o meglio spin off) i Luciani di Suburra Eterna nella realtà sono ispirati al clan Fasciani, da sempre nemica degli Spada per il controllo di Ostia prima dell’accrescimento del potere dei Casamonica e del loro obiettivo di espandere la loro ingerenza oltre spaccio di quartiere ed estorsioni.

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Suburra Eterna personaggi reali

Suburra Eterna segue di qualche anno gli eventi della serie originale, anche se le nuove vicende raccontate nella serie Netflix non sono tratte da un romanzo (sebbene Suburra abbia un seguito letterario, il romanzo del 2015 La notte di Roma), ma inventate appositamente per la serie. Alcuni personaggi della serie originale fanno il loro ritorno, come ad esempio l’ex politico Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e Spadino (Giacomo Ferrara), esponente della famiglia degli Anacleti. In realtà, nessuno di questi due personaggi ha una netta ispirazione reale, anche se Cinaglia rappresenta in senso ampio la corruzione nella politica romana. Spadino di Suburra nella realtà è ispirato alla storia dei Di Silvio, clan di origine Sinti nato da una costola dei Casamonica (Anacleti nella serie) che si è imparentata con gli Spada (Ad dami). La maggior parte dei personaggi di Suburreterna sono quindi del tutto originali, il che segna anche un allontanamento dallo stile di De Cataldo, con una conquista di maggiore autonomia da parte nella serie nei confronti delle vicende realmente accadute attorno al caso Mafia Capitale.