Cosa è successo a Chiara Ferragni, nota influencer e fashion blogger italiana, al centro delle critiche per il caso Balocco, dopo una condanna
Volano le accuse contro Chiara Ferragni, bersagliata sui social dopo la notizia della condanna dell’Antitrust sul discusso casi del pandoro Balocco. A nulla sono servite le scuse della nota influencer milanese, che diversi giorni dopo l’episodio continua a far discutere, e non solo tra i comuni cittadini. Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, infatti, è intervenuta per criticare la fashion blogger, lanciandole una frecciatina (anche se senza nominarla) dal palco di Atreju, la nota convention della destra italiana. Meloni ha infatto attaccato in generale “gli influencer”, parlando di chi promuove “carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza” per poi ottenere in cambio lauti pagamenti. E adesso emerge anche un nuovo caso, che dopo il pandoro (quindi non panettoni, come detto da Meloni) riguarda delle uova di Pasqua.
La giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli ha infatti rivelato che un’altra pubblicità ingannevole sarebbe stata fatta dall’influencer nel 2021 e di nuovo nel 2022 con le uova di Pasqua prodotte dall’azienda Dolci Preziosi. Chiara Ferragni aveva pubblicizzato il prodotto asserendo sul suo blog The Blonde Salad che il ricavato della vendita sarebbe andato al progetto benefico I Bambini delle Fate, che si occupa di inclusione sociale. In realtà, però, le cose non starebbero come promesso dagli spot: la donazione all’associazione (36.000 euro) sarebbe stata realizzata in anticipo da Dolci Preziosi, mentre Ferragni avrebbe ricevuto un totale di 1,2 milioni di euro (500.000 euro nel 2021 e 700.000 nel 2022) per cedere i suoi diritti d’immagine per la commercializzazione di queste uova di Pasqua. In pratica, la vendita del prodotto pubblicizzata dall’influencer non ha condizionato in alcun modo la donazione benefica, come confermato a Lucarelli da Franco Cannillo di Dolci Preziosi. Questa rivelazione ha causato ulteriori critiche a Chiara Ferragni, anche da parte di Franco Antonello, fondatore de I Bambini delle Fate, che ha definito “una vergogna” la sproporzione nella spesa effettuata da Dolci Preziosi per pagare Chiara Ferragni rispetto all’entità della donazione fatta all’ente benefico.
Questo caso scoppia mentre ancora sono forti le polemiche contro la fashion blogger milanese per il caso del pandoro Balocco, per il quale Ferragni ha ricevuto una salatissima sanzione. E che ha anche comportato un effetto boomerang per la sua immagine pubblica: come ha evidenziato evidenziato Wired, avrebbe perso in questi giorni almeno 16.000 follower sui social network. Ma esattamente cosa è successo tra Chiara Ferragni e Balocco, e cos’è questa storia dei panettoni? Ricapitoliamo quanto è accaduto.
Chiara Ferragni Balocco cosa è successo
Venerdì scorso, il 15 dicembre 2023, Chiara Ferragni è stata multata dall’Antitrust per il caso del pandoro Balocco. L’Antitrust, il cui vero nome è in realtà AGCM (che sta per Autorità garante della concorrenza e del mercato), è un organismo dello Stato italiano predisposto alla verifica della concorrenza nei commerci, che ha il compito di vigilare su eventuali casi di pubblicità ingannevole a tutela dei consumatori e delle imprese. La multa contro la nota influencer milanese è di ben 1 milione di euro, e tecnicamente è stata spiccata nei confronti delle società TBS Crew, l’azienda che gestisce il blog e i canali di e-commerce di Chiara Ferragni (e che riprende le iniziali del nome del suo blog The Blonde Salad) e Fenice Srl. Per la precisione, Fenice Srl dovrà pagare una sanzione pari a 400.000 euro, mentre TBS Crew di 750.000 euro. L’AGCM ha anche multato per 420.000 euro Balocco, una celebre azienda dolciaria italiana con sede a Fossano, vicino a Cuneo, in Piemonte.
L’accusa è di pratiche commerciali scorrette, e riguarda una pubblicità realizzata da Ferragni per Balocco nel 2022. L’anno scorso, l’azienda piemontese ha messo in vendita un pandoro in edizione speciale, chiamato Pink Christmas e brandizzato da Chiara Ferragni. Il prodotto, più costoso del solito, avrebbe dovuto sostenere, secondo la pubblicità, una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing. Invece, come per il caso delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, Balocco aveva già effettuato una donazione ben sei mesi prima della commercializzazione del pandoro Pink Christmass, le cui vendite non hanno influenzato in alcun modo l’entità della donazione stessa. Chiara Ferragni ha ammesso tutto in un video su Instagram, assicurando però di aver commesso un errore “in buona fede” e di essere stata “fraintesa”. Per questo farà ricorso contro la decisione dell’AGCM.