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Bruno Vespa è uno dei più noti giornalisti televisivi della Rai, volto storico di Porta a porta e scrittore prolifico quanto discusso. Della sua vita privata si è sempre parlato pochissimo, anche se è noto che è sposato, dal 14 giugno 1975, con la magistrata Augusta Iannini, da cui ha avuto due figli, Federico e Alessandro. Raramente Bruno Vespa parla della sua famiglia, anche se lo scorso novembre, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5, ha rivelato qualche dettaglio in più. I genitori di Bruno Vespa sono Nicola Vespa e Irma Castri. Suo padre, Nicola Vespa, era un rappresentante di commercio, ma “Non ha avuto una vita facile” ha spiegato il giornalista abruzzese.

Lavorava nel settore dei medicinali, per un certo periodo restò disoccupato, e la famiglia fu portata avanti grazie allo stipendio della madre, Irma Castri, che era una maestra di scuola elementare. La coppia si era sposata il 24 luglio 1943. Dopo Bruno Vespa, avevano avuto un secondo figlio, Stefano, che è poi diventato giornalista ed è morto nel 2022 all’età di 64 anni. Nato a L’Aquila, in Abruzzo, il 27 maggio 1944, Bruno Paolo Vespa – questo è il suo nome completo – ha oggi 80 anni e una lunga carriera di primo piano alle spalle. È stato infatti direttore del Tg1 all’inizio degli anni Novanta, tra il 1990 e il 1993, e poi dal 1996 è ininterrottamente alla conduzione di Porta a porta.

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Bruno Vespa Mussolini

A lungo è circolata la voce che in realtà Bruno Vespa sia figlio di Benito Mussolini morto il 28 aprile 1945. Questa diceria è nata perché la madre di Vespa andò ad insegnare alla scuola elementare di Assergi, l’ultimo paese prima della funivia per Campo Imperatore, in Abruzzo. Tra il 27 agosto e il 12 settembre 1943, Mussolini fu prigioniero proprio a Campo Imperatore, dopo essere stato arrestato su ordine del re perché sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo (in seguito fu liberato dai Nazisti e portato nel Nord Italia). Tuttavia, come Bruno Vespa ha spiegato più volte, questa storia è assolutamente falsa, oltre che impossibile. Infatti, sua madre non avrebbe mai potuto incontrare Mussolini, dato che divenne maestra ad Assergi solo nel 1949, diversi anni dopo la fine della guerra e l’uccisione di Mussolini. Nonostante questo, la leggenda continua a circolare, anche perché spesso è stata sostenuta anche da Alessandra Mussolini, nipote del Duce, secondo cui il giornalista della Rai avrebbe “il tratto dalla narice alla bocca” identico a quello di suo nonno, un tratto “tipico” della famiglia Mussolini.