La serie “Storia di una famiglia perbene”, ispirata all’omonimo romanzo, non è solo una fiction: è uno spaccato intenso della Bari degli anni ’80 e ’90, un periodo in cui la città pugliese viveva un momento critico a causa delle lotte criminali. La storia ci presenta personaggi come Angelica Straziota, interpretata da Sonia Aquino, una figura complessa e ispirata da reali storie di donne della malavita barese, donne che in quel periodo hanno saputo imporsi anche in un mondo di uomini.
Negli anni ’80, Bari era un centro nevralgico per il traffico di eroina. A Japigia, Savino Parisi, noto come “Savinuccio”, era il leader incontrastato: da lui dipendeva quello che veniva definito “uno dei più grandi mercati della droga del Sud Italia”. Japigia attirava acquirenti da tutta Italia per la qualità e il prezzo della droga che veniva distribuita. Parisi, grazie a una regola non scritta, riuscì a imporsi senza mai interferire negli affari degli altri boss, concentrandosi solo sul suo territorio e guadagnandosi rispetto e intoccabilità.
Parallelamente, Antonio Capriati, boss di Bari Vecchia, era una figura fondamentale, connesso alla ‘Ndrangheta e a potenti traffici di droga. Insieme a Parisi e ad altri personaggi, tra cui Salvatore Annacondia, il boss di Trani, Capriati contribuiva a consolidare il potere della criminalità barese, che aveva alleanze strette con grandi gruppi malavitosi nazionali. E, come spesso succedeva, la storia si è tinta di mistero e orrore con eventi come l’incendio del Teatro Petruzzelli del 1991, per il quale si parlò di un coinvolgimento dei clan Parisi e Capriati, anche se le accuse non vennero mai confermate.
Le donne nella criminalità barese: la storia che ispira Angelica Straziota
In questo contesto criminale, le donne hanno saputo ritagliarsi un ruolo di potere, soprattutto dopo le grandi retate di inizio 2000 che hanno portato all’arresto di molti uomini dei clan. Il clan Capriati è stato uno dei primi a vedere le donne assumere un ruolo di comando: quando i leader maschili furono arrestati, le mogli e sorelle hanno preso le redini degli affari. Maria Faraone, moglie di Antonio Capriati, è una delle figure che hanno mantenuto in piedi le attività di famiglia con autorità e astuzia, diventando una vera e propria leader.
Ma non è stata l’unica: le sorelle De Benedictis (Antonia, Domenica, Lucia e Nicoletta) erano note a Bari Vecchia come un gruppo temibile, tanto da essere rispettate e temute come pochi altri. Le sorelle si dedicavano ad attività criminali come usura, furti e rapine, dimostrando che, in certi ambienti, anche le donne potevano esercitare il potere senza limiti.
Il personaggio di Angelica Straziota in “Storia di una famiglia perbene” trae ispirazione proprio da figure come queste donne. Donna dal carattere forte e deciso che affronta la vita con un mix di spietatezza e determinazione, consapevole dei suoi compiti e decisa a ottenere ciò che vuole.
Sonia Aquino: l’attrice che dà vita a Angelica
Sonia Aquino, originaria di Avellino, è l’attrice che interpreta il ruolo di Angelica Straziota. Ha studiato recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e ha sviluppato una carriera che spazia tra cinema, televisione e teatro. Tra i suoi ruoli più conosciuti in tv c’è Rossella Natoli interpretato nella fiction Incantesimo 10 e Luisa Canfora, personaggio presente in Un Posto al Sole nella stagione 2017-2018. In Storia di una famiglia perbene, Sonia Aquino ha saputo incarnare una figura femminile potente e realistica donando profondità al personaggio. “Storia di una famiglia perbene” non si limita a narrare la storia della Bari criminale degli anni ’80 e ’90, ma ci offre una prospettiva diversa in un mondo dominato dalla violenza. Tra clan come i Parisi e i Capriati, dove la legge era dettata dai più forti, emerge la storia di donne come Angelica che nell’isolamento gestisce gli affari del marito.